INIZIO DELL’ANNO LITURGICO 2023/2024
3 Dicembre 2023
«Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna»
INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la prima Domenica di Avvento. Guidati dallo Spirito Santo, accogliamo dal Padre il dono di un nuovo Anno liturgico. L’Anno liturgico è l’anno del cristiano, l’anno durante il quale siamo invitati a prendere, ogni giorno di più, coscienza delle meraviglie che Dio opera tra noi, rendendo attuale, nell’oggi che ci appartiene, la Storia della Salvezza che Dio ha operato in Cristo, per mezzo dello Spirito. Oggi ha inizio, inoltre, il tempo liturgico dell’Avvento, di cui celebriamo la Prima Domenica. L’Avvento, come la primavera per la natura, colora di nuovo la vita. È un tempo opportuno per rileggere la nostra storia e intravedere “nuovi germogli”, sentire nostalgia di qualcosa che possa togliere pesantezza alla nostra esistenza. Con gioia, andiamo incontro al Signore che viene, che si rende presente in mezzo a noi già, adesso, per spezzare ancora per noi il Pane della Parola e dell’Eucaristia. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Come le vergini sapienti, con il pane, il vino e il cesto della solidarietà presentiamo all’altare la gioia di attendere la venuta del Signore.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Signore Gesù, tu ci chiedi di vegliare, di non farci trovare addormentati. In effetti vegliare significa tenere gli occhi bene aperti su questa nostra storia, sugli eventi piccoli e grandi, per cogliere quel filo sottile che è l’azione sorprendente del tuo Spirito. Vegliare è avere un cuore desto, capace di reagire, con determinazione, quando è in causa la dignità di esseri umani calpestati, perennemente esposti allo sfruttamento e all’oppressione. Vegliare vuol dire essere pronti a intervenire, a fare la propria parte, per costruire un frammento di giustizia e di pace, di fraternità e di condivisione. Tu continui a visitarci nei modi più inconsueti, su strade affollate e lungo sentieri poco battuti. Tu non ti stanchi di percorrere le nostre città e i nostri paesi e di lanciare sfide concrete alla nostra fede e alla nostra speranza.