Solennità di Cristo Re dell’Universo – Anno A

cristo re

26 Novembre 2023

Hai costituito il tuo Figlio pastore e re dell’universo

 

INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi la solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo. Il Signore Gesù Cristo, acclamato Re dell’universo, sta al centro di questa solenne Liturgia pasquale, che conclude il nostro cammino annuale nella celebrazione dei suoi Misteri, ovvero l’Anno liturgico. Un re totalmente differente da quelli umani, perché si riveste delle fattezze del pastore, per adempiere quella missione, che oggi è portata avanti dalla Chiesa e alla quale ci gloriamo di collaborare come “membri eletti”, pur negli inevitabili limiti umani. Con gioia, affidiamo a Lui il nostro cammino in attesa di ricevere il giudizio, che sarà secondo l’amore che avremo speso per i fratelli e non secondo la quantità delle opere compiute. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Con il pane, il vino e il cesto della solidarietà presentiamo all’altare tutto il bene compiuto perché diventi canto di lode alla Signoria ed alla Regalità del nostro unico Dio.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Come valutare un’esistenza, Signore, da che cosa far dipendere la sua riuscita o un cocente fallimento? Sono importanti il successo raggiunto, il potere, i titoli, gli onori, i beni accumulati, le imprese fondate? Oppure risulta decisivo una corretta professione di fede, un atteggiamento devoto e ortodosso, capace di grandi imprese ascetiche? Tu sembri avere un parere tutto tuo su ciò che è proprio determinante. E lo fai dipendere da azioni del tutto concrete e alla portata di mano come sfamare, dissetare, vestire, alloggiare, visitare, curare… Sì, è su questo che verremo giudicati e la nostra avventura umana apparirà degna di questo nome se avremo contribuito a soddisfare i bisogni fondamentali del nostro prossimo. Se ci saremo fatti carico delle sue necessità, se gli avremo cercato un lavoro equo, se lo avremo liberato dalle catene, dalle dipendenze, dalle servitù, ma anche dagli stracci, della penuria, di tutto ciò che in lui umilia il tuo volto.