– 31 ottobre 2021 –
«Amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la XXXI domenica del Tempo Ordinario. Il duplice amore al cuore dei comandamenti. La Legge (istruzione) per vivere secondo Dio – ci dice la prima lettura (Deuteronomio) – ci ricorda che i comandamenti divini vanno ascoltati e messi in pratica, il Signore è unico, infatti, e va amato con tutto il cuore e le forze. Gesù, dice la Lettera agli Ebrei (seconda lettura), è sacerdote innocente e vivo: intercede a nostro favore presso Dio. Nel dialogo generativo con lo scriba, narrato dal vangelo secondo Marco, Gesù individua, nell’ascolto e nell’amore di Dio unitamente all’amore del prossimo, il primo e l’anima di tutti i comandamenti. Per Gesù è questo il cuore sorgivo della Legge, la radice oltre la frammentarietà e la dispersione delle tante norme particolari; ciò che aiuta a riconoscere il principio ispiratore e il vero cardine della vita umana. Senza un clima di ascolto e di amore, l’esistenza umana, sia etica sia religiosa, rischia di essere vuota e non gradita a Dio. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la forza di mettere l’altro prima di se stesso nella vera legge dell’amore.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – La domanda di quello scriba è sensata: nel cumulo delle prescrizioni è necessario trovare un punto di riferimento, cogliere ciò che è essenziale per orientare il nostro comportamento. La risposta, Gesù, tu la fornisci senza difficoltà perché la Scrittura offre la soluzione: Ama il Signore Dio tuo… Ama il prossimo tuo… Ma tu ci aggiungi qualcosa di perfettamente nuovo, di inedito. Tu metti insieme, unisci strettamente le due lampade del nostro cammino in un’unica, fortissima fiamma. Così, in un colpo solo, tu spazzi via tanti inutili dilemmi che sembrano opporre Dio e il prossimo, tante domande retoriche, tanti problemi inesistenti, che nascono da una visione contorta delle situazioni e delle persone. No, non c’è alcuna opposizione tra Dio e il prossimo, perché in fondo, quando l’amore è autentico, si tratta dello stesso destinatario. Il legame vero con Dio fa cogliere subito le necessità del prossimo, e l’accoglienza nei confronti dei piccoli e dei poveri apre inevitabilmente a colui che attraverso di te, Gesù, ci viene incontro come un Padre.