–3 ottobre 2021 –
«Lasciate che i bambini vengano a me»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la XXVII domenica del Tempo Ordinario. All’origine divina di ogni amore. La liturgia della Parola di questa domenica sembra ruotare attorno a due poli ben precisi: il matrimonio come cammino d’amore che ha origine in Dio e l’accoglienza del Regno con l’umiltà di un bambino. Accogliere i bambini significa entrare nel regno di Dio. Il libro della Genesi (prima lettura), narra la creazione dell’uomo e della donna, come coppia in relazione nella sua unità e dignità originaria. La Lettera agli Ebrei (seconda lettura), afferma che Gesù con la sua morte e risurrezione vive una solidarietà e fratellanza umane in grado di redimere tutti coloro che credono in lui, rendendoli effettivamente figli di Dio. Nel vangelo Gesù, “provato” da farisei, richiama il progetto originario di Dio sul matrimonio: l’uomo e la donna sono «una sola carne». Il divorzio è un tentativo umano di dividere ciò che Dio unisce e che rimane unito. Solo insieme a Gesù e alla sua sequela è possibile il progetto generativo dell’amore indissolubile fra gli sposi, come anche l’amore fecondo dei discepoli. Si tratta di vivere e alimentare una nuova competenza per entrare nel regno di Dio: diventare come un bambino. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la capacità di non dividere il cuore se non per sconfiggere la povertà.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Non ci scegliamo i genitori e allo stesso modo questi non possono scegliersi i figli. E non ci scegliamo neppure i fratelli e le sorelle. Gli unici a poter decidere con chi affrontare l’esistenza sono lo sposo e la sposa, il marito e la moglie. E nonostante questo sono tanti i matrimoni che falliscono per le cause più diverse. Perché accade? Come rimediare a tante situazioni croniche di sofferenza, d’incomprensione? Tu, Gesù, sai bene che esistono alcune soluzioni giuridiche, adottate per porre un argine alla violenza che talora esplode e mette in pericolo il più debole. Ma per te all’origine di tutto c’è quanto avviene nel cuore di un uomo e di una donna. C’è l’infedeltà, l’egoismo, la voglia di avventure, l’incapacità di accogliersi, di accettarsi, di perdonarsi e talora anche la spregiudicatezza, la superficialità, l’immaturità: tu chiami tutto con un solo nome, “durezza di cuore” e rinvii al progetto di Dio.