Commento alla IV Domenica di Quaresima – Anno B

#Vangelo (14 settembre): Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

–  14 Marzo 2021 –

«Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo»

 

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la quarta  domenica di Quaresima. La salvezza, un dono di grazia.Nella pagina anticotestamentaria dellaprima lettura, tratta dal Secondo libro delle Cronache, si mostra come un popolo va alla deriva dell’esilio a causa della corruzione e della prepotenza umana. Tuttavia la tragica vicenda d’Israele non termina drammaticamente con un’ecatombe, ma con l’insperata liberazione operata da Dio. Questa stessa dinamica salvifica si rivela nella pagina giovannea delvangeloche riporta il dialogo tra Gesù e Nicodemo. Questo termina con un monologo in cui Gesù rivela il carattere salvifico della sua missione attraverso l’immagine redentiva del serpente di bronzo, che durante il cammino nel deserto ha salvato il popolo d’Israele dalla morte. Questa salvezza a tutto campo concerne tanto la storia, quanto la dimensione escatologica dell’aldilà. Ricorrendo ad un’altra terminologia, nellaseconda letturaPaolo rivolgerà lo stesso annuncio alla comunità di Efeso: «Dio […] da morti che eravamo per le colpe,ci ha fatti rivivere con Cristo». Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la capacità di saperci privare dell’essenziale per offrirlo a chi non ha nulla.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Nel deserto il serpente di bronzo era stato innalzato perché chi lo vedeva fosse strappato al potere della morte. Così proprio l’emblema del pericolo diventava sorgente di guarigione. Anche la tua croce, Gesù, strumento crudele per reprimere e per castigare, immagine terribile di una morte dolorosa, è diventata, paradossalmente, simbolo di grazia, di misericordia, di vita. Che cosa l’ha trasformata al punto da farne un punto di riferimento, una fonte inesauribile di speranza? È stato il tuo amore, Gesù, perché l’amore reca in sé una forza straordinaria, l’unica capace di cambiare profondamente la faccia di questa terra. È stato il tuo amore, offerto a tutti quelli che vengono a te, desiderano essere rischiarati dalla tua luce, consolati dalla tua tenerezza, rigenerati dal tuo perdono. È stato il tuo amore, donato a Nicodemo che ti cerca nella notte per non essere visto, alla peccatrice che ti raggiunge in casa di un fariseo, fino al ladrone che ti invoca dalla sua croce e si affida alla tua bontà, alla tua tenerezza.