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“Tu sei come la luce del mattino, non dimenticarlo mai!”
Carissimi,
la festa patronale di quest’anno si arricchisce di due forti avvenimenti. Il primo riguarda il 100° anniversario in cui la nostra chiesa, parte della Comunità di Passiano, fu staccata da questa ed elevata a Parrocchia. Dal 1 gennaio 1919, la nostra chiesa e il territorio a lei affidato, ha vissuto un secolo di crescita, impegno, evangelizzazione e testimonianza della Carità coniugata nel ministero della responsabilità. Cento anni in cui si è vissuta gioia e sofferenza; in cui si sono raccolti i frutti della grazia mediati dai Sacramenti e la delusione di eventi che non hanno cambiato il cuore di coloro che li hanno vissuti. Un tempo lunghissimo che, agli occhi di Dio, è come il giorno di ieri che è passato e per noi, oggi, motivo di ringraziamento e di sintesi spirituale. Fare memoria di questo avvenimento vuol dire fermarsi per capire effettivamente cosa si vuole lasciare in eredità ai nostri figli. Oggi noi raccogliamo il frutto di una fede semplice ma allo stesso tempo capace di generare e portare frutto, i nostri figli domani dovranno raccogliere il frutto dei nostri carismi condivisi e il desiderio di un popolo che non si accontenta di Dio ma lo cerca sempre di più e sempre meglio. Proprio in questi giorni si stanno muovendo i primi passi per individuare il terreno su cui costruire il nuovo centro pastorale. A tal proposito ringrazio tutti coloro che hanno risposto al censimento e hanno fatto pervenire in chiesa la loro volontà. Il nuovo complesso parrocchiale non deve essere l’espressione del parroco che passa ma il desiderio del popolo che lo vivrà per tutta la vita. Non vi nascondo le tante difficoltà e complessità ma, come ormai è chiaro, mi fermerò, anzi ci fermeremo solo allorquando la volontà di Dio sarà realizzata. L’altro avvenimento importante è il primo anniversario dei restauri ai dipinti della nostra chiesa. Un opera realmente grande che, oltre a costare un notevole impegno economico a tutti noi, non ha risparmiato seri problemi. Per grazia di Dio e l’intercessione di Maria anche quest’opera è stata compiuta e oggi, come scrivevo un anno fa, entrandovi gustiamo la bellezza dei sacrifici dei nostri padri che la realizzarono e la forza di tutti noi che l’abbiamo restaurata. Il profumo di famiglia rende pertanto tutto più bello e significativo e per questo non smetterò mai di ringraziare Dio e chi ha contribuito. Ora proiettiamoci verso la festa patronale 2019 e, in compagnia di Maria, corriamo verso il Signore Vivo e Risorto sempre attento a ciascuno di noi, pronto ad offrirci la vera gioia che da forza a ogni realtà. A tutti rivolgo l’augurio più affettuoso, sentiamoci toccati da questo clima di festa, clima di famiglia che condivide e vive il Signore per intercessione di Maria SS. Incoronata del Rovo.
Buona festa, don Francesco – parroco.
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