Commento alla Festa del Battesimo del Signore – Anno B

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– 7 Gennaio 2018 –

 «Gesù vide lo Spirito discendere verso di lui come una colomba».

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la festa del Battesimo del Signore. Gesù viene proclamato “Figlio prediletto” e in questa “rivelazione” si manifesta anche il senso del nostro personale battesimo: siamo stati resi figli nel Figlio, figli amati di un amore irreversibile e unico. Nella consapevolezza di noi cristiani d’oggi è paradossale proprio il fatto di non avvertire la grandezza e le esigenze della scelta battesimale, di non riuscire a riscoprire la centralità di questo momento decisivo per la nostra esistenza. Abbiamo bisogno urgente di una nuova presa di coscienza, abbiamo bisogno di ripercorrere vie comunitarie e personali che ci portino all’esperienza di «vivere il proprio battesimo» nella quotidianità. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa ma di occupare tutti i posti disponibili, di non masticare gomme e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

 

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il dono della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la capacità di generare l’amore per vincere le disuguaglianze.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – È terminato il tempo della tua vita a Nazaret, il villaggio in cui sei cresciuto, Gesù, e sei diventato un uomo. Fino ad ora non hai fatto nulla per farti riconoscere, ma hai condiviso in tutto la vita dei tuoi compaesani. Come loro hai sperimentato le gioie e i dolori, la fatica e il riposo di cui è costellata l’esistenza umana. Questo, però, è il momento in cui comincia la tua missione pubblica: verrai allo scoperto e prenderai la parola, porterai un vangelo di consolazione e di pace, accompagnato da tanti gesti di liberazione e di guarigione, di tenerezza e di misericordia. Perché partire proprio da qui, perché mescolarsi alla folla dei peccatori, che prendono sul serio il grido di Giovanni, il battezzatore? Proprio qui tu ci riveli chi sono i primi destinatari del tuo annuncio: non i sani ma i malati, non coloro che si ritengono giusti ma quanti riconoscono il loro peccato. Il tuo non sarà un percorso facile: per questo la forza dello Spirito ti accompagnerà. Molti cercheranno di negare la tua identità, ti insulteranno, ti metteranno alla prova, ma a seguirti è la voce del Padre: sì, tu sei veramente il Figlio, l’amato, che ci visita nella carne di un uomo.