Commento alla V Domenica di Pasqua – Anno A

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– 14 Maggio 2017 –

 “Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la V domenica di Pasqua. Ai discepoli turbati a causa dell’annuncio, da parte di Gesù, della sua “partenza”, egli affida una direttiva chiara, li invita a superare la paura mediante la fede: «abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me». Questa incondizionata fiducia è fondata sulla certezza che egli sarà per loro «via, verità e vita» in ogni situazione, una promessa che ha lo scopo di stimolare i credenti alla lotta contro ogni forma di male e di ingiustizia. Infatti, espressione decisa di questo “credere” sarà l’amore reciproco dei discepoli, una forza che può trasformare le relazioni umane e aiutare nel superare tensioni e difficoltà. La sequela di Gesù diventa così il luogo della sua reale presenza nella vita dei credenti e nel mondo. Nel vangelo che oggi ascoltiamo ci è indicato il criterio di riferimento per ogni azione e scelta caratterizzante la comunità cristiana: la via di Gesù, che permette di superare conflitti e paure, è la via dell’amore, amore che si dona, che si diffonde, che contagia, che mostra la verità in grado di illuminare l’esistenza e di riempire la vita di senso. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa ma di occupare tutti i posti disponibili, di non masticare gomme e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, la cesta della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore tutto ciò che abbiamo per migliorare il mondo e ogni persona.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Sei tu, Gesù, il punto di riferimento della mia esistenza. Tu non ti limiti a tracciare la strada, ma sei la via stessa che conduce ad una felicità e ad una pienezza smisurate. Pensare e giudicare come te, agire e scegliere come ci hai insegnato significa mettere la propria vita su percorsi inauditi, su strade non battute, ma sperimentare, oltre alla fatica, quanto sia buono e bello lasciarsi condurre dal Vangelo. Ogni giorno tu mi induci ad abbandonare qualche contrassegno del vecchio uomo che mi abita. È una lenta conversione che mi permette di accoglierti, senza fraintendimenti e senza equivoci. Tu sei la verità che mi manifesta il volto autentico del Padre e manda in frantumi quegli idoli che continuo ostinatamente ad adorare. Tu mi riveli anche la mia identità, scandagli le pieghe oscure dell’anima, raggiungi ferite ancora aperte, ma solo per guarire, per risanare, per immettere la tua luce e la tua forza nella mia povera esistenza. Sì, tu sei la vita che, attraverso l’amore, vince il potere del male e fa di me un figlio di Dio.