Domenica 28 Agosto 2016
Giornata Straordinaria di Preghiera e Raccolta Offerte per i Terremotati dell’Italia Centrale
« Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi…»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la XXII Domenica del Tempo Ordinario. La nostra cultura ci ha abituati alla competizione: la lotta per i primi posti, la ricerca del profitto, la concorrenza fino ad eliminare chi è percepito come avversario, la raccomandazione per scavalcare altri, la corruzione per aggirare la legge, la furbizia per non pagare il dovuto e tanti altri comportamenti simili sono proposti e diventano con facilità i valori portanti del nostro vivere sociale. Il cristianesimo insegna tutt’altro, rappresenta la vera rivoluzione alternativa alle nostre “mode”: orgoglio e autosufficienza sono, davanti a Dio, negazione della vera sapienza, che la celebrazione odierna ci invita invece ad accogliere e a praticare. La Parola oggi proclamata può essere per noi una guida alla vera umiltà: nel Vangelo Gesù invita a scegliere l’ultimo posto per metterci al servizio di chi vive nella sofferenza e nel bisogno. Rivela che il vero amore sta nel dare la propria vita: si è nella verità di Cristo quando si giudica il proprio agire non secondo il criterio del successo, ma sul bene di cui si è stati capaci. E soprattutto sollecita a scoprire che la dignità di ogni persona dipende dal suo valore davanti a Dio. In questa domenica vogliamo pregare particolarmente per i nostri fratelli dell’Italia Centrale colpiti dal tremendo terremoto della settimana scorsa. In pochi secondi, senza nemmeno accorgersene hanno perso tutto. Siamo chiamati a condividere questo dramma affinchè la nostra preghiera diventi la mano di Dio che asciuga ogni lacrima, la voce di Dio che consola ogni paura, la misericordia di Dio che accoglie ogni defunto. Come sempre ricordiamo l’importanza di partecipare attivamente alla celebrazione pertanto chiediamo di spegnere i cellulari, di non parlare distraendo e distraiendosi.
PRESENTAZIONE DEI DONO
G. – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la nostra capacità di essere miti oltre che generosi per metterci realmente al servizio del prossimo.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Che cosa ne abbiamo fatto, Gesù, del banchetto che hai messo nelle nostre mani, dell’eucaristia a cui partecipiamo di domenica in domenica? Quale posto hanno i poveri nelle nostre assemblee, nelle nostre riunioni e c’è posto per i disagiati, per gli abbandonati, gli emarginati, per quelli che soffrono, per i disabili? A che cosa abbiamo ridotto quell’appuntamento in cui tu ti offri come annuncio di gioia per quelli che chiedono speranza e non ce la fanno più ad andare avanti, in cui tu ti doni come pane di vita per tutti gli affamati e i miseri della terra? Se accosto il tuo vangelo di oggi alle immagini luccicanti che mi trasmettono le Messe riprese dalla televisione, mi accorgo dell’abisso che ci separa da te. Come è potuto accadere che non si vedono più poveri se non alle porte delle nostre chiese per stendere la mano? Cosa vuol dire che le nostre eucaristie sono affollate solo da persone ben vestite e ben pasciute? Aiutaci, Gesù, a ritrovare la strada che tu ci hai indicato: aiutaci a far festa con chi non ci potrà ricambiare, a far posto a chi si rivela un invitato scomodo ed imbarazzante, perché è questo che tu ci hai insegnato. Signore Iddio ti offriamo la nostra preghiera per i fratelli colpiti dal tremendo terremoto dell’altra notte. Anche noi come i soccorritori vinciamo l’indifferenza e con la preghiera cerchiamo di essere loro prossimi e segno tangibile del tuo amore di Padre. Ti preghiamo per i defunti e per i loro cari perchè trovino la pace in te, ti preghiamo per i sopravvissuti perchè non si sentano soli ed emarginati. Ti offriamo la nostra serenità di questa giornata perchè ognuno di loro possa sentirsi sostenuto e non abbandonato. Apri i nostri cuori e la nostra generosità. Amen.