13 Marzo 2016
“Gesù le disse: Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”
INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la V domenica di Quaresima. Il cammino della Quaresimale è ormai inoltrato e al cuore di questa domenica sta l’esperienza del perdono che rinnova la vita, la fa rifiorire anche quando tutto sembra bloccato. Solo un cuore rinnovato è capace di perdonare e solo chi ha vissuto il perdono è in grado di donarlo. Ormai la corsa della Quaresima è verso le sue ultime tappe e quindi davanti allo specchio del perdono si potrebbe anche tentare una sua sintesi e un piccolo bilancio. Siamo veramente ritornati al Signore? Ci siamo veramente messi in cammino? Dopo essere partiti stiamo tornando con qualche frutto? Qualora il nostro percorso si fosse inceppato è proprio la parola del perdono e della misericordia a donarci il coraggio per ripartire. Essa è la strada che Dio prepara per i piedi dei suoi figli. Con il segno quaresimale realizzato dalla Catechesi i ragazzi del dopo Comunione e del gruppo Giovani ci aiuteranno a comprendere che Misericordia è Comprensione. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi e le offerte che raccogliamo nei cestini perché la comprensione ci aiuti a essere prossimi di tutti.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Tu non contesti la gravita della colpa commessa. Sai bene quante e quali sofferenze provochi l’infedeltà e quante famiglie siano andate in frantumi per la leggerezza e la passione insana di un uomo o di una donna. E non puoi neppure negare i fatti perche il peccato era flagrante. No, tu scegli un’altra strada, Gesù, che prende sul serio la fretta terribile di coloro che si attendono un giudizio immediato ed un’esecuzione senza scampo. Tu chiedi a persone cosi esigenti di guardarsi dentro e di assumere fino in fondo le proprie responsabilità, tu le obblighi ad ammettere che anch’esse hanno bisogno della misericordia sconfinata di Dio e dunque non hanno nessun titolo per impancarsi a giudici di coloro che hanno sbagliato. Tu distingui tra il peccato, la cui forza devastante non va ignorata, e la creatura, alla quale offri la possibilità di venirne fuori. Non con le sue forze, con la sua volontà cosi fragile e compromessa, ma solo per grazia, accogliendo una misericordia smisurata che la raggiunge e la risana, senza alcun suo merito. Il nostro cammino Quaresimale è quasi giunto alla conclusione, la settimana santa è alle porte e il volto della Misericordia inizia sempre più a configurarsi nella nostra vita di battezzati. Misericordia è Luce, Preghiera, Pazienza, Perdono e oggi dal Vangelo scopriamo che è anche Comprensione. La pericope evangelica ci fa comprendere a pieno che cosa sia per la Chiesa l’opera di misericordia spirituale Ammonire i Peccatori. Essa può sembrare un’azione indegna in cui ci limitiamo a puntare il dito verso chi sbaglia e relegarlo alla classe di peccatore. Questo è proprio ciò che fecero le persone che volevano lapidare l’adultera raccontata nel Vangelo di oggi. Gesù invece ci insegna che Misericordia è Comprensione. Egli ha inteso che la donna ha sbagliato,non permette che venga condannata ed Egli stesso non la condanna, ma le dice: Ti sono perdonati i tuoi peccati. Và e non peccare più, cioè convertiti al bene. Dio comprende la nostra umanità, Gesù la conosce perché con noi su questa terra l’ha condivisa e ci indica la via dell’Amore.