Commento alla XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

15 Novembre 2015

Attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. La Liturgia odierna ci invita ad interrogarci sulle grandi domande fondamentali: chi siamo? da dove veniamo? verso dove siamo condotti? che senso ha la vita? Le risposte non dobbiamo cercarle dai maghi, dalle fattucchiere, dagli astrologi, dalle cartomanti, dai fanatici religiosi, ma nella Parola del Signore, che ci presenta una vita d’amore suggellata non da luoghi comuni, ma dal sangue redentore del Cristo. Disponiamo i nostri cuori all’incontro con il Signore, che viene a noi in questa celebrazione della Pasqua settimanale, preludio della pasqua eterna che saremo chiamati a vivere quando si compirà la beata speranza e verrà il Salvatore nostro Gesù Cristo. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo con umiltà al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi, le offerte che raccogliamo nei cestini perché renda i nostri cuori vigilanti nell’attendere l’avvento del suo Regno.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Cataclismi e inondazioni, terremoti che scuotono la terra o che sconvolgono la finanza, crisi economiche e sociali, scatenarsi di violenze e di guerre, scandali vari e violenza senza limiti: quando accadono, Gesù, noi ci sentiamo come fuscelli d’erba in balìa della tempesta. E rischiamo di piombare nell’angoscia e nella paura, abbandonati a noi stessi e ai nostri esili ripari. Tu non vuoi che siamo vittime della depressione e dell’allarmismo e ci insegni a guardare al futuro con fiducia e speranza. Sì, questa storia non è nelle mani del caso, e neppure in quelle dell’astuto, del forte, del potente di turno. Se così fosse, avremmo tutte le ragioni per agitarci, per preoccuparci. Ma sei tu, Gesù, il Signore della storia, tu che la conduci e la guidi verso il suo compimento. E dunque la mia esistenza e quella dell’intera umanità è in buone mani, affidata a te che realizzi un disegno d’amore. Donami, allora, di mantenere la calma nel bel mezzo di tanti tsunami e di leggere anche i cambiamenti epocali con il tuo sguardo, limpido e profondo. Grazie Signore anche per la festa in onore di S. Martino compatrono della nostra Comunità parrocchiale. La determinazione, la fede, l’impegno, il sacrificio , il mettersi a disposizione per il bene altrui hanno permesso tanti piccoli miracoli attesi da anni e mai concretizzati. Quanti ricordi, quante emozioni, quanti sentimenti si sono affollati nei nostri animi in questo tempo particolare che la tua grazia ci ha concesso. Aiutaci a metterlo in condivisione perché ogni sensazione, parola e immagine diventi occasione per crescere nella fede vera, uscire fuori dall’indifferenza passiva e dagli immobilismi materiali e di fede.