Commento alla XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

LXV Giornata nazionale del Ringraziamento: “Il suolo, bene comune”
8 Novembre 2015

Sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Due povere vedove sono al centro della Liturgia odierna. L’ospitalità della prima viene compensata dal miracolo di Elia e l’umile generosità della seconda merita da Gesù un elogio che non ha eguale. La loro generosa prestazione è ancora più notevole se la si confronta con l’atteggiamento dei ricchi che, quasi a contrasto, il racconto oppone ad esse: da una parte l’empia regina Gezabele che vive nel lusso e nella ricchezza disprezzando i poveri, dall’altra i ricchi scribi che «divorano le case delle vedove» e sono sempre alla ricerca dei primi posti. Accogliamo il Signore Risorto in mezzo a noi: Egli è il Sommo Sacerdote che offre sé stesso per noi. Apriamo a Lui i nostri cuori, non esitando a donarGli tutto ciò che siamo e abbiamo. Oggi ringraziamo Dio anche per il dono dello Spirito Santo che mediante la Confermazione di 26 giovani riceveremo anche noi per un ulteriore occasione di crescita spirituale. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo con umiltà al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi, la nostra Comunità e la nostra vita, perché si trasformino in “Pane spezzato” e “Vino versato” per la salvezza del mondo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Gesù, tu ci insegni a distinguere tra l’apparenza e la realtà e così, inevitabilmente, smascheri ogni forma di esibizionismo e di ipocrisia. Tu non ti lasci ingannare dal rumore che provocano le molte monete lanciate nel tesoro del Tempio. Attirano l’attenzione dei presenti, ma non costituiscono un grosso sacrificio per coloro che ne hanno in abbondanza. Donano tanto – è vero – ma resta loro di che vivere con agiatezza. Al contrario l’offerta della vedova è del tutto modesta, quasi irrisoria, ma ha un valore smisurato: è tutto quello che aveva per vivere. Ecco perché tu rimani ammirato e segnali la generosità di quella povera donna infinitamente superiore a quella di tanti ricchi. Gesù, tu non ti lasci impressionare dalle dichiarazioni altisonanti, dalle benemerenze sbandierate, dal luccichio delle medaglie. Tu sai riconoscere l’eroismo nascosto nelle pieghe di una vita povera e semplice e ti meravigli ogni volta davanti alle decisioni che esprimono un amore smisurato, un’offerta incondizionata, una generosità senza limiti. Grazie Signore anche per il dono dello Spirito Santo che fai a noi tutti. Ti preghiamo in particolare per questi nostri ragazzi perché la fede sia realmente il desiderio di servirti nei piccoli, negli emarginati e nei fratelli a noi più prossimi.