“Il riso è il sole che scaccia l’inverno dal volto umano.”
Carissimi,
quest’anno la Chiesa vivrà il grande tempo straordinario del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. I media già da tempo ci stanno proponendo tante metriche di lettura ma, di certo, non la vera sostanza con la quale noi cristiani lo vivremo. Non sono importanti le opere, i contributi o le organizzazioni varie ma bensì ogni singolo momento dove la Grazia di Dio convergerà sull’uomo disponibile e desideroso di cambiamento. Papa Francesco ha spiegato tutto, ha risposto a tutti i possibili quesiti sull’Anno santo straordinario: «Una domanda, ha detto, è presente nel cuore di tanti: perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata a offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio». Questo non è «tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale». È un’epoca «per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre». Il Giubileo ha origine nella tradizione ebraica e viene convocato per celebrare un evento particolare e per concedere grazie speciali. Nella Chiesa cattolica il primo risale al 1300 indetto da Papa Bonifacio VIII stabilendo che i successivi fossero celebrati ogni 25 anni, in modo che ogni generazione ne celebri almeno uno nella propria vita, possono essere ordinari e, come nel nostro caso, straordinari. Il Giubileo straordinario della Misericordia comincerà l’8 dicembre 2015 e terminerà il 20 novembre del 2016. Il solenne inizio avrà luogo durante la solennità dell’Immacolata Concezione. Quel giorno sarà aperta la Porta Santa che dà accesso alla navata destra della Basilica di san Pietro e poi, come disposizione del S. Padre, nelle varie diocesi di tutta la Chiesa. Noi fedeli dell’Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni avremo due date in cui vivere questo momento: il 12 dicembre ad Amalfi per i fedeli della zona Costiera e il 20 Dicembre qui nel nostro Duomo di Cava. L’apertura della porta significa che si apre un cammino straordinario verso la salvezza. Il Papa deve colpire la porta con un piccolo martello per tre volte mentre dice: Aperire mihi portas justitiae, ingressus in eas confitebor Domino, “Aprite le porte della giustizia; entrando attraverso di essa confesserò il Signore”. L’ultimo Giubileo della Chiesa è stato proclamato da Papa san Giovanni Paolo II per commemorare i 2000 anni della nascita di Cristo. La parola “giubileo” si ispira al termine ebraico yobel, che si riferisce al corno dell’agnello che serviva da strumento musicale. Giubileo ha anche una radice latina, “iubilum”, che sta a indicare un grido di gioia. La Chiesa cattolica si è ispirata al giubileo ebraico, ma gli ha dato un senso più spirituale. Durante l’anno giubilare sono concesse le indulgenze e un perdono generale, e tutti sono invitati ad approfondire il rapporto personale con Dio e con il prossimo. Invito ogni persona a non rimanere indifferente, grave male dell’odierna società civile, e a sperimentare la Misericordia di Dio che ancora una volta si offre per tutti noi. Buon cammino, don Francesco, parroco.