Programma Parrocchiale Ottobre 2015

Ottobre A42015Scarica il File

Un giorno senza un sorriso è un giorno perso!

Carissima Comunità,
eccomi, all’inizio di questo nuovo anno pastorale, a scrivervi qualche riga, a donarvi qualche parola, a ridarvi di nuovo tutta l’amicizia che sapete. Durante il periodo estivo anche per me c’è stato più tempo per riflettere, per mettermi con maggiore serenità davanti a Dio, per pensare al nuovo anno con il desiderio crescente di aiutare questa nostra Comunità a crescere nella fede, a vivere alla Luce della Parola di Dio, a fare del bene. Il cammino di una parrocchia è il cammino di tanta gente diversa che si ritrova unita da una Persona, Gesù Cristo. In Lui trova senso ogni attività, ogni proposta, ogni incontro. Da parroco ho il privilegio (e il “peso”) di conoscere tante persone, tante situazioni diverse, tante attese. E so che continuano a non mancare le difficoltà di questo tempo: preoccupazioni legati al lavoro, alla famiglia, alla salute. Conoscendo tante situazioni mi accorgo che c’è in tutti un desiderio comune: un risveglio di speranza e un desiderio di misericordia. È quanto mai urgente ridare speranza per riparlare di speranza e di misericordia vera. Ma spesso questa mancanza di speranza e di misericordia nell’uomo di oggi deriva da un’assenza di fede, di fiducia, di consapevolezza della Presenza di Qualcuno che provvede alla nostra vita, riempiendola di significato. Penso che di queste grandi virtù ne abbiamo tutti bisogno. Sono segno per il mondo di oggi che vive come se Dio non esistesse. Sono un segno forte per noi cristiani, perché possiamo rendere di nuovo ragione della nostra fede e, quindi, della nostra speranza nel donare e ricevere misericordia. Quante volte succede, infatti, di essere cristiani… ma di non essere veramente credenti! Partecipiamo alle funzioni, siamo attenti più o meno ai nostri doveri, ad osservare i comandamenti a dire qualche preghiera… ma la fede non incide veramente nella nostra vita. Poi a volte succede qualcosa che ci scuote un po’: il dolore per la morte di una persona cara; la gioia e la responsabilità per la nascita di un figlio; un amore che comincia o che finisce; una malattia che mette in discussione le nostre certezze; un incontro che ci colpisce; o anche semplicemente la partecipazione con i figli agli itinerari del catechismo. Ed ecco che il tema della fede viene all’improvviso riaperto in modo più serio. Il Dio che sembra a volte assente dalla nostra vita, passa e bussa, e stavolta non si può far finta di nulla. Scatta come una scintilla e qualcosa “dentro” di noi comincia a muoversi. Il Santo Padre ha scelto di donare alla Chiesa, quindi a noi tutti, un Anno straordinario di Grazia con il Giubileo incentrato proprio sul tema della Misericordia. Il Signore,ancora una volta, ci parla in ogni modo e lo Spirito Santo ci offre molteplici occasioni per essere e non apparire ora tocca solo a noi. Da questo ne vale anche tutto il destino della nostra Comunità, scendiamo tutti in campo per giocare la partita di Dio, la partita dell’umanità, la partita di ciascuno di noi. Con infinito affetto verso voi tutti,

don Francesco – parroco.