Commento alla III Domenica di Pasqua – Anno B

19 Aprile 2014

Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Terza Domenica di Pasqua. «Nella luce del volto del Risorto sono rinnovate la nostra fiducia e la nostra speranza›. E’ questa luce che diventa fonte di gioia e di rinnovata giovinezza dello spirito: essa infatti illumina la nostra esistenza con la dignità di figli di Dio e ci fa pregustare la speranza di risorgere con lui ogni giorno, e soprattutto nell’ultimo giorno. Solo invocando il dono della sua luce pasquale mente e cuore possono trovare chiarezza, per vedere e riconoscere Gesù come unico Signore della nostra vita. Nella sua luce anche i nostri limiti e peccati troveranno la strada per un loro superamento. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa occupando tutti i posti disponibili e la coerenza di non parlare durante il rito bensì di partecipare alla preghiera.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini sono i doni che presentiamo all’altare perché a nessuno manchi la grazia e la quotidianità del materiale.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – La tua Pasqua, Signore, Gesù, è un mistero che domanda di essere decifrato nella fede. Ed è attraverso le scritture che noi possiamo comprendere un disegno troppo bello, troppo grande, troppo profondo per le nostre logiche così limitate. La tua morte ci ha obbligati a fare i conti con un Dio che non viene con forza per imporsi,per sbaragliare e stravincere, ma nella fragilità di chi ama ed ama perdutamente fino alla fine. La tua morte ci ha indotto a considerare questa via strana con cui Dio ci viene incontro attraverso di te, umiliato e crocifisso. Ecco perché abbiamo bisogno di ritrovare le tracce di un percorso, immagini e segni che ci aprano ad un Dio imprevedibile. Ecco perché avvertiamo necessario riconoscere quello che ci fa entrare dentro la storia della salvezza. Solo così possiamo poi accogliere la sorpresa della sua risurrezione e lasciarci rigenerare ad una speranza viva. Aiutaci, Signore Gesù, ad affrontare questo travaglio che fa di noi dei credenti adulti, dei testimoni solidi e gioiosi.

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