Commento alla XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Domenica 10 Agosto 2014

“Sul finire della notte Gesù andò verso di loro camminando sul mare”

 

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la XIX domenica del tempo ordinario. I discepoli, soli sulle onde burrascose, vedono con grande stupore Gesù che cammina sul mare: nella notte della loro paura riconoscono Colui che è, ne fanno esperienza come della mano di Dio tende ai peccatori per salvarli.. in un simile contesto di difficoltà il profeta Elia riconosce la presenza del Signore nella notte spirituale e lo percepisce come “voce di silenzio sottile”, capace di parlare al suo cuore. Anche noi vogliamo ascoltare che cosa ha da dirci il Signore e desideriamo che ci mostri la sua misericordia, come Paolo è convinto che l’amore fedele di YHWH continui ad avvolgere Israele, nonostante la sua difficoltà a riconoscere il Cristo venuto nella carne. Lasciamoci avvolgere da questo silenzio orante dove Dio si comunica e ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari e l’importanza di partecipare alla preghiera senza parlare come se si fosse a uno spettacolo.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini offriamo al Signore le paure e le sconfitte che tante volte prendono il sopravvento nella notte oscura della nostra anima perché nessuno di noi abbia più timore e sfiducia nel suo amore.

RINGRAZIAMENTO
G – La mia barca non deve affrontare solo un mare calmo,in completa bonaccia, ma anche le tempeste che talvolta si scatenano. Improvvise e tremende, e i venti contrari che le impediscono di andare avanti e di raggiungere la riva. Ma tu, Gesù, mi vieni accanto e mi dici: “non avere paura”. Non lasciarti dominare dall’ansia e dall’angoscia perché ti sono vicino e con me vicino cosa può accaderti? Così scopro che la situazione non è poi tanto terribile se tu permetti anche di camminare sulle acque, di sfidare le onde, di superare gli ostacoli. Basta poco, però, per farmi affondare: è sufficiente che mi lasci impressionare dallo scenario che mi circonda, che mi dimentichi che con te non ho nulla da temere, che ritenga di essere abbandonato a me stesso e allora…. Comincio inesorabilmente a sprofondare. Non permettere, Signore Gesù, che la mia fiducia venga meno, lascia che mi abbandoni a te, qualunque cosa capiti.

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