20 Aprile 2025
Cristo, mia speranza è risorto! Alleluia!
INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la grande solennità della domenica di Pasqua. L’annuncio di Pasqua, “Cristo è risorto!”, oggi attraversa non solo la Liturgia che ci apprestiamo a vivere, ma il mondo intero. Cristo è risorto! Ecco la buona notizia che ha squarciato la notte. Certo, la fede nel Risorto non è un passaggio scontato. Ci sono chiusure da vincere, difese da abbattere. Bisogna “lasciarsi amare” da Gesù più che tentare di “amarlo”. Bisogna lasciarsi prendere per mano dalle Scritture per leggere in profondità la storia. La divina Liturgia che ci apprestiamo a celebrare ci aiuti a compiere questo “passaggio”. Ricordiamo di partecipare alla celebrazione con tutto il cuore, il silenzio e la preghiera, di spegnere i cellulari e di utilizzare i foglietti per le risposte e i libretti per i canti.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – «Il Signore è risorto!». È questo l’annuncio della prima comunità cristiana, una salvezza universale che raggiunge tutti coloro che credono in Gesù. La risurrezione è così l’inizio della fede che si apre alla presenza del Signore vivente.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – L’annuncio della Pasqua si realizza in noi con l’Eucaristia. Con il pane, il vino e il gesto di solidarietà offriamo al Signore la nostra vita segnata dalla gioia della Risurrezione.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Signore Gesù Cristo, nell’oscurità della morte tu hai fatto che sorgesse una luce; nell’abisso della solitudine più profonda abita ormai per sempre la protezione potente del tuo amore; in mezzo al nascondimento possiamo ormai cantare l’alleluia dei salvati. Concedici l’umile semplicità della fede, che non si lascia fuorviare quando tu ci chiami nelle ore del buio, dell’abbandono, quando tutto sembra apparire problematico. Concedici in questo tempo nel quale attorno a te si combatte una lotta mortale, luce sufficiente per non perderti; luce sufficiente perché noi possiamo darne a quanti ne hanno ancora più bisogno. Fa’ brillare il mistero della tua gioia pasquale, come aurora del mattino, nei nostri giorni; concedici di poter essere veramente uomini pasquali in mezzo al sabato santo della storia. Concedici che attraverso i giorni luminosi ed oscuri di questo tempo possiamo sempre con animo lieto trovarci in cammino verso la tua gloria futura.