16 Febbraio 2025
Vivere secondo lo spirito delle beatitudini
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la Sesta Domenica del Tempo Ordinario. Vorremmo tutti solo sentire parlare di beatitudine, e invece i guai della vita sono molti, e non occorre neppure cercarli. Tante volte, però, beatitudini e guai sono fraintesi, e anche noi credenti corriamo il rischio di ritenere beato ciò che per Dio non lo è, e considerare un guaio ciò che per Dio non lo è. Oggi facciamoci discepoli della Sapienza, lasciamoci illuminare la mente e il cuore, e accogliamo come rivelazione e buona notizia quanto il Signore sta per comunicarci. Ricordiamo che la celebrazione va vissuta intensamente partecipando ai canti con l’ausilio del libretto, alle risposte utilizzando il foglietto e ricordandosi di spegnere i cellulari.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Le dinamiche del Regno di Dio contraddicono i valori principali delle società del mondo antico e odierne ed i credenti devono essere pronti a subire oltraggi quando testimoniano la loro fede in Cristo crocifisso e risorto. Anche situazioni di dolore e sofferenza ricevono un senso nuovo alla luce della risurrezione di Gesù dai morti perché possono essere vissute nella gioia.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Insieme con il pane, il vino e il gesto di solidarietà, tutte le nostre difficoltà, i nostri limiti, le nostre sofferenze, perché il Signore trasfiguri le nostre vite nella gioia delle beatitudini.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Non hai promesso a chi crede in te una vita facile, senza problemi, un’esistenza tranquilla, senza angustie. Tu sai bene, Gesù, che se i tuoi discepoli ripongono fiducia in te e nel tuo annuncio conosceranno la povertà, la fame e la sete, sperimenteranno la sofferenza, il dolore. Quando saranno nella prova, non dovranno sprofondare nell’angoscia. Anzi. Tu non li abbandoni, ma prepari proprio per loro una consolazione, una gioia, una pienezza sconosciuta. Al contrario, quanti hanno ritenuto di dover pensare solo a sé stessi, quanti hanno confidato nelle proprie risorse scopriranno di aver fatto la scelta sbagliata. Hanno preferito i beni effimeri invece di pensare ai beni eterni, l’allegria fugace di brevi istanti alla gioia che dura per sempre, i calcoli precisi del loro progetto egoistico alla condivisione con i fratelli più disagiati. E si sono tagliati fuori, inesorabilmente, dal tuo disegno di salvezza.