Commento alla festa della presentazione di Gesù al Tempio – Anno C

candelora

Domenica 2 Febbraio 2025

«Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate»

 

INTRODUZIONE

G – Oggi, a quaranta giorni dal Natale, la Chiesa ci invita a celebrare la festa della Presentazione di Gesù al Tempio. Questa festa fa riflettere sulla intera vicenda di Gesù. Questo episodio è riletto alla luce del Mistero pasquale, il passaggio dalla morte alla risurrezione. Il piccolo Gesù che viene presentato al tempio è il Messia che viene nel mondo. Egli dà un significato nuovo al tempio, perché il luogo dell’incontro con Dio si identifica con la persona di Gesù e il Dio trascendente, innominabile, si fa uomo, condivide la sorte dell’uomo. Il racconto di questo episodio narrato dall’evangelista Luca deve essere accolto nella complessità della figura di Cristo, tenendo presente il Mistero pasquale, punto di riferimento della vita cristiana. Siamo chiamati a confrontarci con Gesù. Non possiamo tirarci indietro se non scegliendo il fallimento della nostra esistenza. Ricordiamo che la celebrazione va vissuta intensamente partecipando ai canti con l’ausilio del libretto, alle risposte utilizzando il foglietto e ricordandosi di spegnere i cellulari.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – Gesù è il Messia, nato dalla Vergine, preannunciato dai profeti e riconosciuto nella sua identità dalle persone animate dall’azione dello Spirito. Egli è il Figlio di Dio che entra nel tempio, casa del Padre, per ristabilire l’autentico culto a Dio e in qualità di latore della «grazia» divina libera i popoli dalla schiavitù del peccato e della morte perché condivide in tutto, fuorché nel peccato, la nostra condizione umana.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Insieme con il pane, il vino e il gesto di solidarietà, presentiamo all’altare i nostri cuori perché divengano sempre più il tempio vivo e santo di Dio.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Quello che ci narra Luca, nel Vangelo di oggi, non è un semplice episodio della tua infanzia, Gesù. Il rito che Maria e Giuseppe compiono al Tempio, nel rispetto delle leggi del Signore, assume un significato molto più profondo. Tu non sei solamente il primogenito di una coppia di ebrei, che ringrazia il Signore per il dono dei figli. Tu sei il Messia, che entra nel Tempio, che è la casa del Padre suo e quindi anche la sua dimora. Ma ora questo edificio costruito dagli uomini deve lasciare il posto a te, che sei il vero e unico Tempio del Signore, perché è attraverso di te che possiamo incontrare Dio, nella tua carne, nella tua parola. Tu sei la luce del mondo, venuta non solo per Israele, ma per ogni popolo della terra, luce che rivela il volto di Dio, luce che rischiara il cammino.

g-15-j500