LVIII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE: “Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace”
Mercoledì 1° Gennaio 2025
«La tua salvezza fra tutte le genti»
INTRODUZIONE
G – Celebriamo, nell’ottavo giorno del Natale, la solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Il mistero dell’Incarnazione, che caratterizza questo tempo liturgico, si presenta a noi come un dono davanti al quale essere colmi di stupore e renderci capaci di dare lode a Dio per quanto ha fatto e continua a fare per noi. L’atteggiamento dei pastori, come quello di Maria, sono per noi un esempio. Dio, che entra nella storia come uno di noi, si fa vicino, si fa trovare, nella semplicità di un bambino, perché chiunque lo cerca possa incontrarlo. Sul nuovo anno civile che comincia chiediamo la benedizione di Dio, il dono del suo amore e della sua pace per il mondo intero. Ricordiamo che la celebrazione va vissuta intensamente partecipando ai canti con l’ausilio del libretto, alle risposte utilizzando il foglietto e ricordandosi di spegnere i cellulari.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Le pagine bibliche di questa Liturgia offrono, da un lato, la benedizione del Signore sul nuovo anno, invocando la luce del volto di Dio sui fedeli. Dall’altro, si recupera il racconto del Natale con la gioia dei pastori e il silenzio orante di Maria.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Insieme con il pane, il vino e il gesto di solidarietà, portiamo all’altare il desiderio e la preghiera di pace che si innalza da tutti gli uomini amati dal Signore. L’intercessione di Maria ci ottenga il dono e l’impegno della pace.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – In questo primo giorno dell’anno, Gesù, Maria, la madre tua, ci indica la strada e lo fa offrendoci un esempio concreto per affrontare il tempo che ci verrà donato. Ci invita a “custodire” ogni cosa perché non c’è nulla da scartare, nulla di inutile da buttar via. Ogni parola e ogni gesto che incontreremo sui nostri percorsi, facili o impervi, domandano di essere presi in considerazione. In essi infatti c’è qualcosa che può venire da te: un messaggio, una spinta, una sollecitazione, ma anche un rimprovero, una richiesta, uno scossone. Maria ci invita anche a “meditare”, cioè a soffermarci, a confrontare ogni cosa con la Parola che viene da Dio, per cogliere quello che non appare a prima vista: un senso, una direzione, una sfumatura. Maria ci invita a svolgere queste operazioni nel profondo del nostro cuore, là dove è possibile fermarsi e discernere, lasciar decantare le impressioni fugaci, ridestare atteggiamenti e scelte dettati dalla saggezza e dalla benevolenza e portatori di gioia e pace durevoli.