74ª Giornata nazionale del Ringraziamento per i frutti della terra:
“La speranza per il domani: verso un’agricoltura più sostenibile”.
10 Novembre 2024
La speranza di chi confida nel tuo amore
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Il Signore è sempre oltre le nostre aspettative: non ci valuta con il nostro criterio, non misura in cifre quello che doniamo. Lui stesso non ci dona semplicemente quello che ha; ci dona sé stesso e la sua vita divina. Oggi, nella Pasqua settimanale, rispondendo al suo invito, lo accogliamo, presente in mezzo a noi, radunati nel suo nome, per ascoltare la sua Parola e nutrirci del suo pane di vita. Come sempre ricordiamo di spegnere i cellulari, di partecipare alla preghiera con l’ausilio dei foglietti e dei libretti per il canto.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Il racconto del profeta Elia e l’esperienza di Gesù al tempio sono collegati dall’incontro con una vedova, che nella propria fiducia a Dio è capace di donare tutto ciò che ha, al profeta e al tempio. È questo il vero senso della fede e del discepolato, per entrare nel Regno.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Presentiamo con umiltà al Signore il pane, il vino, i segni della nostra carità verso i più bisognosi e la nostra vita, perché si trasformino in “Pane spezzato” e “Vino versato” per la salvezza del mondo.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Tu, Gesù, non consideri le offerte basandoti sul loro valore economico. Per questo quel giorno hai voluto attirare l’attenzione sulla vedova che nella sua generosità aveva donato quanto le era indispensabile per mangiare qualcosa il giorno dopo. Così tu mi poni una domanda essenziale: che cosa sei capace di donare? Il di più che non mette a repentaglio il tuo stile abituale di vita o anche quello che intacca le piccole abitudini a cui sei affezionato? Le briciole della tua tavola oppure parte di quello che c’è nel tuo piatto di ogni giorno? Quello che mantiene intatti i tuoi bilanci, le tue spese o quello che ti costringe a cambiare almeno qualcosa? È vero: le tue sembrano domande piuttosto impertinenti, ma tu mi hai dato per primo l’esempio, tu che nulla hai trattenuto per te, ma hai offerto tutto, fino in fondo, la tua stessa vita.