10 Marzo 2024
Innalzato sulla croce
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la Quarta Domenica di Quaresima. E’ la Domenica “Laetare” – “Rallegrati” dalla prima parola dell’antifona d’ingresso, la quale ci conforta che la mèta del nostro cammino è vicino, il Giorno della nostra salvezza si approssima. Il Padre ci sollecita a proseguire il cammino di conversione e ci indica attraverso la sua Parola la via di salvezza in Gesù, suo Figlio, innalzato sulla croce. Cristo Crocifisso è colui che ci salva dai morsi velenosi del male che insidiano il cuore. Aiutati dalla Parola di Dio e corroborati dal Pane di vita eterna, impariamo a guardarlo, ad accoglierlo e a seguirlo. Lasciamoci attrarre da Lui innalzato per la nostra redenzione e preghiamo gli uni per gli altri, perché non vengano mai meno il coraggio della verità e la forza della conversione per lasciare le tenebre e scegliere la luce. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La realtà del nostro mondo ci mette di fronte al peccato e alla presenza del male. Il ricordo di Dio, però, la fedeltà alla sua alleanza e la fede in colui che si è incarnato, sono i pilastri su cui si radica la vita di fede del credente, dal popolo d’Israele in terra d’esilio, al nuovo popolo di Dio che oggi vive nel mondo.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino e il cesto della solidarietà offriamo al Signore i nostri cuori, perché siano illuminati dalla Luce del Suo Amore.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – A Nicodemo, che è venuto da te nella notte, per non essere visto, tu offri, Gesù, la tua luce e gli doni la possibilità di intuire qualcosa del disegno del Padre. Quando sarai innalzato non su di un trono, ma sulla croce, gli uomini finalmente si accorgeranno di quanto il Padre ami il mondo, al punto di donare te, il suo Figlio, di metterti nelle mani degli uomini. Tu non sei venuto per condannare, ma per salvare, per strappare ogni creatura al potere del male e della morte. Quando volgo lo sguardo verso di te, quando ti contemplo nella tua disarmante misericordia, allora Gesù non mi resta che abbandonarmi a te, mettermi totalmente nelle tue mani, affidarti questa mia esistenza. So bene che la strada da te tracciata mi porterà a compiere scelte esigenti e costose, ma c’è un solo modo per dare alla mia storia il sapore dell’eternità: correre il rischio di seguirti e di perdere la vita per te.