4 Febbraio 2024
«Hai mandato il tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza»
“Per mezzo di lui, tua parola vivente, hai creato il mondo e governi con giustizia ogni cosa”
INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la V Domenica del Tempo Ordinario. L’umanità sofferente attende di essere guarita: in Gesù ha trovato il Suo Salvatore! Questa è la Buona Novella del Regno di Dio fattosi vicino a noi: in Gesù, Dio risana i cuori affranti e ridona speranza ai giorni dell’uomo. Celebrando la divina Liturgia, in questa Pasqua settimanale, invochiamo il Dio di ogni consolazione perché risani ancora le ferite profonde del cuore degli uomini, facendo sperimentare loro, in pienezza, la forza rinnovatrice del Suo Amore. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La vita umana è un mistero, spesso un paradosso, di fronte al quale nascono delle domande che solo in Dio trovano soluzione. La salvezza nasce dall’essere custoditi da Dio, dal suo amore per noi, come si è manifestato nell’agire di Gesù, legato al Padre e disposto a donarsi all’umanità bisognosa di lui.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino e il cesto della solidarietà offriamo al Signore la nostra povertà e il dolore del mondo, perché dalla sua croce venga ad ogni vita redenzione e speranza.
RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Di solito, Gesù, tu non guarisci a distanza di sicurezza, per evitare il contagio. Tu accetti il rischio di essere a tua volta segnato dalla malattia, anche quando si tratta della lebbra e di tante infermità oscure. E allora ti avvicini, come il buon samaritano, ti fai prossimo, tocchi con la tua mano i nostri corpi doloranti e fragili, per farci avvertire prima di tutto il tuo amore, il tuo desiderio di offrirci un’esistenza risanata. Tu ci prendi per mano e ci fai alzare. È un gesto pieno di tenerezza e di forza: porta con sé i tratti della fraternità, della compassione e della misericordia, ma anche i connotati di un’autorevolezza simile a quella di un padre. Tu continui a farlo anche oggi e ti servi delle persone più diverse e inaspettate, strumenti della tua provvidenza, uomini e donne che con naturalezza si accostano a noi per aiutarci, si mettono al servizio degli altri, con gesti semplici di bontà.