Commento alla II Domenica di Quaresima – Anno B

Trasfigurazione

24 Febbraio 2024

 La visione della tua gloria

 

INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi, nella Seconda Domenica di Quaresima, il mistero della Trasfigurazione del Signore. Nel percorso che sta conducendo Gesù verso la Passione, la Trasfigurazione è un momento importante di consolazione e di manifestazione. Consolazione per lui, che è sempre più solo e che nel frangente decisivo sarà abbandonato da tutti. Manifestazione per i discepoli, che sono invitati a riconoscere in lui “il Figlio amato” che compie le promesse di Dio e realizza il suo progetto di salvezza. Entrambe si realizzano grazie all’irruzione di Dio, al suo amore che si rende evidente, palpabile, fino a “trasfigurare” e a rendere splendente ogni fibra di Gesù. Questo cammino lo deve percorrere anche il cristiano sostenuto e alimentato dalla Parola e dall’Eucaristia. Saliamo, dunque, anche noi sul monte per contemplare la gloria di Cristo e aderire alla voce del Padre: «Ascoltatelo!», professando la nostra fede e rendendo autentica la nostra sequela. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – Il racconto di Abramo e Isacco così come la rivelazione della figliolanza di Gesù, aprono il nostro sguardo sull’autentica immagine di Dio, colui che non vuole sacrifici ma una solida vita di fede; un Padre che è pronto a donare il proprio Figlio, perché solo così potrà raggiungere tutta l’umanità col suo amore.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Con il pane, il vino e il cesto della solidarietà offriamo, come Abramo, il sacrificio dell’obbedienza, il sacrifico dell’ascolto di quanto ci dice il Signore, perché la nostra conversione abbia la sua sorgente nello splendore del Cristo, Verbo di Dio e Luce del mondo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Signore Gesù, quel giorno, sulla montagna, tu hai voluto offrire ai tre discepoli un anticipo della tua gloria e hanno visto risplendere sul tuo volto, sulla tua persona, sulle tue vesti, la bellezza straordinaria di Dio. Quel giorno, sulla montagna, hanno visto accanto a te il profeta Elia, interamente afferrato dall’amore per l’unico Dio, e Mosè, la guida che ha condotto Israele fuori dall’Egitto, verso la libertà. Quel giorno, sulla montagna, hanno udito la voce del Padre che invitava a riconoscere in te il figlio amato, e ad ascoltarti. E tu hai chiesto loro di tacere fino al giorno della tua risurrezione. Signore Gesù, anch’io ho bisogno di salire ogni tanto sulla montagna, di essere rincuorato e consolato per riprendere il cammino che passa per il Calvario e partecipare così alla risurrezione.

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