Commento alla XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Vangelo della domenica (8 novembre) / La parabola delle 10 vergini esorta a  vivere la propria vita alimentandosi dell'amore di Dio - La Voce dell'Jonio

12 Novembre 2023

Fa’ che non venga a mancare l’olio delle nostre lampade

 

INTRODUZIONE

G – Celebriamo la XXXII domenica del Tempo Ordinario. Ogni Domenica, Pasqua della settimana, Dio Padre ci raduna per fare festa con Cristo risorto. Mai le Comunità cristiane hanno mancato questo appuntamento, fedeli e pronte con le lampade accese, come le vergini sagge del Vangelo. Dio ci chiede che in tutta la nostra vita accogliamo il suo progetto di Amore, nella vigilante attesa della grande festa alla fine dei tempi. Rendiamoci disponibili a preparare ed accogliere il “Suo Giorno”. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Come le vergini sapienti, con il pane, il vino e il cesto della solidarietà portiamo all’altare l’olio della fede e della carità perché Dio lo moltiplichi fino al nostro incontro con lo Sposo.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – In ogni esistenza, Gesù, c’è un momento decisivo ed è in quell’istante che ci si gioca il tutto per tutto, il futuro, l’eternità. Non possiamo arrivare impreparati: quel vasetto d’olio è il segno della preparazione, della saggezza, dell’attesa. È il simbolo di una fede, di una speranza e di una carità che ci predispongono ad accoglierti quando tu ci visiti, quando tu ritornerai. Dieci ragazze sono state invitate alle nozze, tutte e dieci si sono recate al luogo convenuto, hanno atteso l’arrivo dello sposo e tutte si sono assopite. Ma è quel vasetto d’olio, quella riserva, che in effetti fa la differenza e non è di poco conto. Quando si tratta di entrare nel corteo nuziale, bisogna avere le lampade accese ed è in quel momento che appare in tutta la sua importanza quello che ai più sembrava un oggetto inutile. Sì, Gesù, vivere nell’orizzonte del Regno, dare alla vita una meta, un traguardo, coltivare l’attesa, ascoltandoti e nutrendosi del tuo pane, sono decisivi per essere pronti al tuo ritorno.