Commento alla Commemorazione dei Fedeli Defunti – Anno B

Vangelo Gv 6, 37-40: "E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che  io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti  nell'ultimo giorno" . -

– 2 novembre 2021 –

«…che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la commemorazione liturgica dei fedeli defunti che ci invita a riflettere sulla risurrezione. È Dio, che ha risuscitato Gesù Cristo da morte, che ci apre la possibilità di pregare per i nostri cari defunti. La risurrezione ha cambiato il volto della morte: da fine della vita terrena a passaggio nella situazione definitiva con il Signore, per coloro che hanno accolto il dono della vita eterna. È evidente la nostra situazione transitoria dove ci viene offerta la possibilità dell’incontro con il Signore della vita, e nello stesso tempo possiamo sostenere il cammino di coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e hanno oltrepassato il confine della morte. Le orazioni fanno riferimento al sacramento del battesimo, che ci ha collocato nel sentiero della vita eterna, e all’eucaristia, dove celebriamo il Mistero pasquale e intravediamo la comunione dei Santi, la stretta relazione di tutti coloro che prendono parte alla comunità terrena e celeste dei figli di Dio. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la solidarietà che asciuga ogni lacrima del dolore.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Questa è la volontà del Padre tuo: che ogni uomo e ogni donna ricevano in dono la vita eterna e conoscano la gioia della risurrezione. In questo giorno dedicato al ricordo di tutti i defunti è questa, Gesù, la speranza che abita i nostri cuori. Non li abbiamo perduti per sempre: un giorno li ritroveremo noi e loro trasfigurati dalla bontà e dalla misericordia di Dio. E potremo rallegrarci di aver creduto in te perché tu hai strappato la nostra esistenza al potere del male e della morte, ma anche alla tentazione perenne dell’effimero, del superficiale, del vano e ci hai donato la possibilità di gustare una vita piena, smisurata, nel segno dell’amore che non viene meno. Grazie per tutto ciò che di nobile, di grande, di prezioso, di inestimabile ha percorso la storia dei nostri cari che oggi non sono più tra noi. Grazie per tutto il bene che abbiamo ricevuto e anche per quel poco che abbiamo potuto regalare. Grazie perché sappiamo di essere sempre, noi e loro, nel cuore di Dio e di poter contare su una casa che un giorno ci accoglierà per una festa che non avrà fine.