– 1 novembre 2021 –
«Rallegratevi ed esultate»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la Solennità di tutti i Santi. «Santi» a immagine di Gesù. Oggi sono ricordati tutti i santi, cioè tutti coloro che hanno seguito Gesù sulla terra, hanno raggiunto la patria celeste e vivono perciò nella visione di Dio. L’Apocalisse (prima lettura) parla dei servi di Dio segnati con il suo sigillo, coloro che ormai appartengono a lui. Il loro numero è simbolico, ad indicare la pienezza-totalità di una moltitudine immensa, di cui l’Agnello-Gesù è pastore. La Prima lettera di Giovanni (seconda lettura), afferma che la santità è vivere da veri figli di Dio, nell’attesa di incontrarlo direttamente, quando, simili a lui, «lo vedremo così come egli è». Nel brano del vangelo, secondo Matteo, Gesù dal monte proclama le beatitudini, parlando a tutti dell’essere felici, anche in situazioni umanamente difficili. Tale insegnamento è un «piccolo Vangelo nel vangelo», che i santi di ogni tempo hanno preso sul serio. Proprio loro ci aiutano, con la loro vita beata, a imitarli nella sequela del Maestro. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la gioia che ci porta ad essere veri santi nella sua volontà.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Oggi è un giorno di festa, Gesù, nel cielo e sulla terra, perché celebriamo tanti uomini e donne che hanno preso sul serio le tue parole e ora partecipano alla tua gloria. Sono quei poveri che non hanno confidato nei loro beni, nelle loro competenze, nella loro forza o nella loro intelligenza, ma hanno messo la loro vita nelle tue mani e si sono lasciati indicare la strada da percorrere, anche se inusuale e poco battuta. Oggi è un giorno di gioia, Gesù, nel cielo e sulla terra, perché finalmente appare agli occhi di tutti che i puri di cuore non erano degli ingenui e i misericordiosi non lo facevano per debolezza, che costruire la pace era nobile impresa, a costo di risultare dei perdenti. I perseguitati per la fede, ma anche per la giustizia e per la verità, i profeti di ogni tempo che hanno denunciato gli oppressori e hanno difeso i diritti degli sfruttati non erano dei sognatori o degli illusi, ma gli autentici cittadini del Regno. Oggi è un giorno di speranza, Gesù, perché possiamo leggere la storia con gli occhi della fede e scorgere a dispetto dei furbi, degli astuti, degli approfittatori e dei potenti, che a vincere sarà l’amore.