– 1 Aprile 2021 –
«Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come ho fatto io»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la solenneCoena Domini. Solennizzando l’istituzione dell’eucaristia, la chiesa fa entrare i cristiani nella dinamica della Pasqua: «Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete a questo calice, voi annunciate la morte del Signore finché egli venga» (1 Cor 11,26). Per questa ragione la celebrazione eucaristica settimanale ha luogo la domenica, giorno della risurrezione, e non il giovedì. La celebrazione della cena del Signore ci ricorda che l’eucaristia è il sacramento che “dà corpo” ai cristiani: «L’eucaristia fa la chiesa». L’istituzione del ministero sacerdotale è intimamente legata ad essa. In tal modo la comunità organizzata, tutta sacerdotale (sacerdozio dei battezzati), manifesta questo attraverso i suoi ministri nell’eucaristia. Per tale ragione tutte le messe in assenza di popolo in questo giorno sono proibite. Diventare membra del corpo di Cristo significa praticare la carità. Ecco perché le comunità sono invitate a compiere gesti di condivisione, iniziati durante la Quaresima. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la nostra umanità redenta dalla sua croce.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Capisco, Gesù, la reazione di Pietro. Anch’io avrei provato disagio nel vederti inginocchiato ai miei piedi, tu che sei il Signore e il Maestro. Anch’io avrei provato vergogna nel comparire davanti a te con i miei piedi sporchi e consumati. Ci tengo tanto alla mia immagine e mi dispiace quando viene oscurata dai miei limiti, dalle mie fragilità. Eppure, Gesù, tu sei categorico, con me e con Pietro: se non ci lasciamo lavare, purificare da te, non potremo partecipare alla tua vita. Solo le tue mani possono detergere questa mia esistenza segnata dal peccato e dall’infedeltà e restituirla alla bellezza uscita dalle mani di Dio. Solo le tue mani sono in grado di ridare forza alla mia persona, bloccata da tanti inganni e da tante illusioni. Lascia allora, Gesù, che io mi abbandoni a te, come Pietro, con tutto quello che sono, con i miei slanci e le mie paure, con il mio entusiasmo e i miei dubbi. Solo tu mi conosci fino in fondo, solo tu vedi anche le pieghe segrete della mia anima, della mia storia, solo tu puoi rigenerarmi con la tua morte e risurrezione. Nonostante le limitazioni dovute dal contenimento della diffusione del virus Covid-19 terminata la celebrazionenon andremo subito via ma ci soffermeremo in adorazione sino alle ore 21.00. Dalle 22.00 sino alle 24.00 sullapagina facebook della parrocchia saràpossibile partecipare all’ adorazione indiretta senza la presenza del popolo. Restate con me, pregate senza stancarvi mai.