Commento alla V Domenica di Quaresima – Anno B

Gesù, i greci, il Tempio e tu

–  21 Marzo 2021 –

«È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato»

 

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la quinta  domenica di Quaresima. Nel dono di Gesù si compie l’alleanza.Nel brano del vangelo di questa domenica campeggia la sentenza di Gesù sul chicco di grano, che solo se muore porta frutto.Questa immagine allude alla sorte del Cristo,chiamato a donarsi per la salvezza dell’umanità. Tale sorte, in tutta l’opera giovannea, viene reinterpretata con il linguaggio della glorificazione. Questa terminologia di stampo anticotestamentario indica quegli eventi determinanti la vicenda del Messia, che sono il contenuto della nuova rivelazione divina, proprio quella che gli uomini avranno nel cuore e che costituisce l’attesa di Geremia, il profeta annunciatore di un’alleanza nuova (prima lettura). La rivelazione cristologica, infatti, non consiste in leggi da osservare o norme a cui obbedire, ma in una forza di vita che sopraffà le logiche della morte. Nella seconda lettura, secondo l’autore della Lettera agli Ebrei, il carattere sacerdotale del Messia consiste proprio nell’evento della morte e della risurrezione che, diventando dinamica di vita, rende perfetto non solo lui, ma tutta l’umanità. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la capacità di saperci privare dell’essenziale per offrirlo a chi non ha nulla.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Signore Gesù, fra poco un terribile vento di odio, di cattiveria, di violenza si scatenerà su di te per toglierti di mezzo. Tu non fai nulla per sottrarti a questo passaggio doloroso, ma sai che i tuoi apostoli verranno colti di sorpresa e rimarranno disorientati, incapaci di comprendere gli eventi. Per questo tu li inviti a leggere quanto sta per accaderti. Sei tu, Gesù, questo seme buono, deposto nel grembo della terra, che viene fatto sprofondare nel buio di un sepolcro perché non dia più fastidio e resti bloccato una volta per tutte. Sei tu, Gesù, questo chicco di grano che accetta di marcire, di morire, e sembra sconfitto, annientato, ma darà vita ad un frutto abbondante. Tu chiedi ad ogni discepolo di percorrere lo stesso cammino: di perdere la propria vita per te, di servirti con tutte le forze, di spendere ogni energia per il Vangelo senza temere l’apparente fallimento, certo che tu non abbandonerai chi ti ha affidato la sua esistenza. Gesù, donaci di affrontare la notte della prova, dell’abbandono, della croce, senza paura alcuna, sicuri di ricevere una pienezza sorprendente.