– 28 Febbraio 2021 –
«Fu trasfigurato davanti a loro»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la seconda domenica di Quaresima. Un Vangelo universale. Il sacrificio del Figlio amato. Il messaggio della liturgia della Parola di questa domenica si può cogliere dalla seconda lettura in cui Paolo annuncia alla comunità di Roma un Dio diverso dai cliché religiosi del mondo pagano. Il suo è un Dio totalmente favorevole all’uomo perché spinto da un amore senza limiti. Questa disposizione contraddistingue similmente il racconto biblico del sacrificio di Isacco (prima lettura), in cui Abramo, messo alla prova, è chiamato a passare dall’immagine di un Dio feroce, che non risparmia nemmeno il figlio primogenito, a quella del Dio amorevole e sempre fedele. Questo nuovo profilo di Dio emerge anche dal vangelo. Il brano ci racconta l’evento della Trasfigurazione, in cui Gesù apre uno spiraglio sulla realtà della risurrezione. Egli, tuttavia, pur essendo il figlio amato che dev’essere ascoltato da tutti, decide di affrontare un destino di dolore e sofferenza sottoponendosi alla condanna della crocifissione, per mostrare l’inedito volto misericordioso di Dio. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la capacità di saperci privare dell’essenziale per offrirlo a chi non ha nulla.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Il monte diventa, Gesù, il luogo della rivelazione, dove per un attimo viene svelata la tua identità, la tua gloria. Sì, tu sei il Figlio: all’origine della tua missione c’è il rapporto profondo, unico, che ti lega al Padre. È per amore che hai preso la carne di un uomo e hai condiviso in tutto e per tutto la nostra storia, le nostre vicende. È per amore che hai accettato il progetto che il Padre ti ha affidato. Tu sei il Servo, l’amato: disposto a rimanere fedele alla volontà del Padre anche quando si tratterà di conoscere la prova terribile della passione e della morte, anche quando dovrai sperimentare l’angoscia profonda del Getsemani, la solitudine estrema della croce. In te trova compimento una storia di salvezza, di alleanza, che ha in Mosè ed in Elia due protagonisti eccezionali. Il condottiero e il profeta diventano i testimoni di una promessa che si sta realizzando. Gesù, ravviva la mia fede in te: donami di ascoltarti con cuore attento e docile e di abbandonarmi a te senza remore.