Commento alla IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Taci, esci da lui": Omelia di don Renzo Lavatori alla Stacciola il 4  settembre 2018 - YouTube

–  31  Gennaio 2021 –

«Taci! Esci da lui!»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la IV Domenica del Tempo Ordinario. Saper riconoscere la Parola che salva. La parola di Dio ci raggiunge nella quotidianità, ma non sempre è facile riconoscerla nella confusione di voci che spesso ci circonda. È necessario il discernimento per saper distinguere la Parola autentica dalle illusioni ingannevoli. La prima lettura, tratta dal Deuteronomio, offre i criteri per distinguere i veri profeti, che portano e vivono la parola di Dio che va ascoltata, dai falsi profeti, che parlano con presunzione e la cui parola non si avvera. La seconda lettura (dalla Prima lettera ai Corinzi) esorta tutti i cristiani, uomini e donne, sposati, celibi e nubili, a vivere nel proprio stato di vita la chiamata di Dio, senza essere interiormente divisi. Il vangelo, infine, secondo la versione di Marco, narra come per la prima volta Gesù entra nella sinagoga di Cafarnao e qui, da una parte, viene riconosciuto come «Santo di Dio» (1,24) dall’uomo posseduto, e, dall’altra, stupisce i presenti per l’autorità e la novità del suo insegnamento. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la forza di sconfiggere il male e zittire ogni povertà.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Chi ti ascolta, Gesù, percepisce la differenza: insegni come uno che ha autorità non come i dotti, i maestri di turno. Questi si sono costruiti sulla saggezza e sulle sentenze di chi li ha preceduti e quindi citano continuamente detti e regole di vita messi insieme con lo studio. Tu, Gesù, parli per esperienza, un’esperienza unica, impareggiabile. Sì, tu conosci il Padre come nessun altro, attraverso un rapporto indissolubile che ti unisce da sempre a lui. Ed è a questa relazione che attingi le parole che ne rivelano il volto, le parole che disegnano il mondo nuovo che sei venuto ad inaugurare, le parole che si traducono in gesti di bontà, di liberazione, di guarigione, di misericordia. Nelle tue parole c’è la forza dell’amore, un amore limpido, totale, un amore smisurato, senza remore, un amore offerto, fino in fondo. Ecco, Gesù, la differenza! E la si nota ancor di più nello scontro con il male, con tutto ciò che imprigiona, corrompe, inquina la nostra esistenza. È in quel frangente che appare la potenza della tua Parola, semplice e risoluta.