Commento alla III Domenica del Tempo Ordinario – Anno B


Venite dietro a me, e vi farò pescatori d'uomini | Lo Scudo della Fede e la  Spada dello Spirito

– 27  Gennaio 2021 –

«Venite dietro a me»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la III Domenica del Tempo Ordinario. La parola di Dio per la conversione dell’uomo. La chiamata fatta da Dio a tutti credenti nelle Scritture è un dono per chi la riceve e anche per tutti gli altri. Così azione di Dio e risposta dell’uomo sono sempre unite, anche oggi. Giona, nella prima lettura, è chiamato e mandato da Dio a predicare agli abitanti di Ninive; le sue parole fanno cambiare comportamento ai niniviti, che, contro ogni aspettativa, si convertono. Paolo, nella seconda lettura tratta dalla Prima lettera ai Corinzi, invita a scoprire lo splendore del proprio corpo e di quello altrui, per trovare così nuove strade nel modo di vivere le relazioni con se stessi, con gli altri e con Dio. Nel vangelo, infine, sono uniti due eventi in cui è protagonista Gesù: l’inizio della sua predicazione e la chiamata dei primi discepoli. L’annuncio in Galilea del «vangelo di Dio» (1,14) è fatto da Gesù con le parole: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel vangelo» (1,15). Subito dopo chiama i primi quattro discepoli a seguirlo per diventare anche loro pescatori di uomini (1,16-20). Questa è la via per convertirci e credere alla buona notizia del Regno, oggi come allora. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la capacità di costruire una rete che sana, salva e condivide.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Una sola frase condensa, Gesù, il tuo messaggio, la tua buona novella. Sì, è proprio arrivato il momento: il momento tanto atteso, il giorno del compimento delle promesse. Dio – bisogna riconoscerlo – non illude, non parla a vuoto, anche se i suoi tempi non sono i nostri e percorre strade poco abituali. Dio è qui; e questo è straordinario. Non agisce più attraverso intermediari, ma direttamente, attraverso il suo Figlio, in prima persona, attraverso la carne di un uomo. E lo si vede perché Dio è Dio: solo lui può guarire e perdonare, solo lui può richiamare alla vita, solo lui può trasformare il cuore dell’uomo ed è il miracolo più straordinario. Ma se accade tutto questo, allora la storia non può più continuare come prima, come se nulla fosse, allora l’inaudito, l’inaspettato irrompe nel percorso dell’umanità perché l’amore di Dio ha una forza creatrice. Come entrare in questo progetto, come assicurarsi i doni che vengono offerti? La tua ricetta è semplice, Gesù: lasciarsi cambiare, fin nel profondo e credere con tutte le forze, con il cuore e l’intelligenza, corpo e anima al tuo Vangelo.