Commento alla Solenne Veglia nella Vigilia di Natale – Anno B

Non c'è dialogo senza identità - Vatican News

– 24 dicembre  2020 –

“Dall’angoscia alla gioia, dalle tenebre alla luce di Cristo”

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo la solenne veglia nella vigilia di Natale. In questa notte santa ci siamo radunati per accogliere il messaggio pieno di speranza che viene dall’incarnazione di Gesù: Dio non si è stancato degli uomini; Egli è fedele alle sue promesse e la sua misericordia mai viene meno. Fatti voce delle attese di tutti gli uomini e le donne della terra, chiediamo al Padre di mostrarci il suo volto d’amore e di mandare in mezzo a noi il Messia promesso. La celebrazione della messa sarà introdotta da una veglia che ci farà passare dalle tenebre del peccato alla luce della fede. Le quattro candele accese simboleggeranno la speranza che brilla nella notte e indica la vera gioia. In osservanza alle disposizioni anti Covid-19 si ricorda che ci si può sedere solo nei posti indicati e indossando la mascherina ben posizionata su naso e bocca.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Come i pastori, portiamo al Signore, assieme al pane e al vino, la nostra libertà e il nostro impegno, che si concretizzano anche nell’offerta per le situazioni di povertà della nostra Comunità parrocchiale.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G. – Questa notte, Gesù, è una notte decisamente speciale: da tempo immemorabile i tuoi discepoli continuano a trovarsi sotto ogni latitudine per celebrare la tua nascita. Non si tratta semplicemente di fare una commemorazione, togliendo la polvere che i secoli hanno accumulato su ogni evento. No, quello che cambia tutto è che tu sei vivo, presente in mezzo a noi e che in questa celebrazione, solenne e piena di gioia, potremo ancora una volta incontrarti. Ecco perché è una notte speciale: tu non corri il rischio di essere cancellato dalla nostra storia così impietosa verso i grandi della terra. La memoria appare dolce e consolante perché tenuta viva da un’esperienza attuale. Tu ci sei vicino e ci accompagni con tenerezza e misericordia, ci offri la tua luce e la tua pace. E chi più di te conosce le fatiche, le pene e i drammi, la penuria e i dolori di tanti uomini e di tante donne? Tu sei venuto nella povertà e in te tutti i poveri si sentono compresi. Fragile come un bambino, esposto alla violenza e ai disagi, tu hai condiviso totalmente la nostra condizione, per amore, solo per amore.