Commento alla III Domenica di Avvento – Anno B

Terza domenica di Avvento Parrocchia di Santissima Trinità a Villa Chigi
– 13 Dicembre 2020 –

«Venne un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanni»

INTRODUZIONE

G. – Testimoni della gioia. La 3a domenica di Avvento è tradizionalmente nota come domenica Gaudete, o domenica della gioia: dall’antifona d’ingresso alla seconda lettura,infatti, essa è pervasa da un costante invito a rallegrarci nel Signore, sempre! La prima lettura motiva questa gioia piena con l’immagine delle vesti della salvezza con cui il Signore cinge il suo profeta e il suo eletto. È la presenza del Signore, infatti,a fondare una gioia che non può essere turbata dalle incertezze delle nostre storie personali e collettive, giacché in esse, come canteremo nel Magnificat (che nella domenica odierna sostituisce il salmo responsoriale), possiamo vedere all’opera il braccio potente di Dio. Così vide e annunciò anche Giovanni il Battista, che oggi ci viene presentato nel racconto del quarto evangelista.Come leggiamo nel vangelo, egli è testimone della luce,che apertamente confessa il proprio ruolo profetico, per preparare la strada a colui che battezzerà in Spirito Santoe porterà la salvezza nel mondo. In osservanza alle disposizioni anti Covid-19 si ricorda che ci si può sedere solo nei posti indicati e indossando la mascherina ben posizionata su naso e bocca.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la certezza che ognimale viene vinto dall’amore condiviso.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. –    È Dio che l’ha mandato con una missione precisa: preparare la strada a te, il suo Figlio, il Messia, l’Atteso, dare testimonianza alla luce perché gli uomini avvertano il desiderio di uscire dalla notte e di lasciarsi rischiarare dal tuo amore che trasfigura. Giovanni è un dono prezioso per tutti quelli che cercano, per coloro che continuano a fidarsi di Dio, a sperare nelle sue promesse, nel suo futuro. Giovanni annuncia un Dio pronto a mostrare il suo amore, a gettarsi alle spalle il nostro passato, se siamo disposti veramente a cambiare. Giovanni ha coscienza dei suoi limiti e non esita ad affermarli con una serie sconvolgente di no. No, non è lui il Cristo, né Elia, non è il profeta atteso. È solo una voce che grida e chiede di essere ascoltata perché quando Dio arriva non si può ignorare la sua presenza. Ne va della nostra salvezza, della riuscita della nostra vita. Giovanni è l’amico dello sposo che quando tu giungi, Gesù, si fa da parte con gioia, pago di averti preparato la strada.