“E tutta la casa si riempì del profumo …
… del profumo della nascita, della gioia, della famiglia, dell’amicizia,
della cordialità e della tenerezza del Verbo di Dio fattosi carne”!
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Carissimi,
quest’anno non è affatto un Natale strano, un brutto Natale o un Natale che passa in sordina per colpa del Coronavirus. Quest’anno è di nuovo Natale a prescindere dalle restrizioni o dalle novità che, di certo, non bloccheranno il profumo che si espande sulla terra con la nascita del Salvatore. Celebrare il Natale per il cristiano è vivere la speranza che si fa certezza e, mediante la forza e la fede di Maria e Giuseppe, giunge a ogni cuore desideroso di abbandonare l’apatia e il convenzionalismo per vivere l’essenza forte della vita. E’ Natale perché, tra tanta paura, sofferenza, problemi e ogni qualsivoglia vero problema, c’è, soprattutto, quel pianto e dolore che cedono il passo al canto, alla gioia, alla meraviglia e alla curiosità che inondano la stanza e fanno percepire qualcosa di inaudito; c’è quel sorriso con cui Dio torna a sorridere al mondo per donargli l’amore sottratto dalla cupidigia del peccato; sottratto da un virus terribile che sembra non volerci lasciare liberi. E’ Natale perché tutti possiamo odorare e gustare il profumo dell’amore di Dio che ci riempie e trabocca dalla nostra vita, attraverso ogni nostro pensiero, parola e giudizio. Non solo perché il calendario o la tradizione ci porta a vivere un evento, ma perché Gesù vive nella nostra fraternità, nella nostra umanità ferita ma anche guarita. E’ Natale perché vogliamo unirci al canto di lode degli angeli: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del suo compiacimento”. Dio è glorioso. Dio è luce pura, splendore della verità e dell’amore. Egli è buono. È il vero bene, il bene per eccellenza. Gli angeli che lo circondano trasmettono in primo luogo semplicemente la gioia per la percezione della gloria di Dio. Il loro canto è un’irradiazione della gioia che li riempie. Nelle loro parole sentiamo, per così dire, qualcosa dei suoni melodiosi del cielo. Là non è sottesa alcuna domanda sullo scopo, c’è semplicemente il dato di essere colmi della felicità proveniente dalla percezione del puro splendore della verità e dell’amore di Dio. Da questa gioia vogliamo lasciarci toccare: esiste la verità. Esiste la pura bontà. Esiste la luce pura. Dio è buono ed Egli è il potere supremo al di sopra di tutti i poteri. Di questo fatto dovremmo semplicemente gioire in questo tempo apparentemente fragile, insieme agli angeli e ai pastori. Guardiamo a S. Giuseppe che, pur con il cuore colmo di paura e gioia, è riuscito a mantenere fede al suo impegno e a non lasciarsi intimidire da un virus altrettanto letale: il peccato, l’indifferenza e la cattiveria. Per tutto questo auguro, insieme a don Luigi e a tutti i vari collaboratori che, in maniere straordinaria, mi aiutano nella guida di questa Chiesa parte del cuore di Dio, un Santo Natale e un Felice anno 2021. Auguri sinceri e a tutti il mio più affettuoso e riconoscente abbraccio, vostro
don Francesco, parroco