Commento alla XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Molti i chiamati, pochi gli eletti – Tuttavia

–  11 Ottobre 2020 –

«…molti sono chiamati, ma pochi eletti»

 

INTRODUZIONE

G. – Invitati degni del banchetto di Dio. Celebriamo oggi la XXVIII domenica del Tempo Ordinario. La convivialità è momento gioioso della vita quotidiana e metafora ricorrente anche nelle sacre Scritture. Nella prima lettura, il profeta Isaia annuncia che Dio preparerà un banchetto squisito per tutti i popoli, segno che tutti riconosceranno Yhwh come unico Signore e Salvatore. Le grasse vivande e i vini eccellenti sono immagine della felicità eterna riservata agli amici di Dio. Il velo e la coltre strappati simboleggiano la definitiva vittoria di Dio sulla sofferenza e sulla morte. Paolo sa accontentarsi di poco ed essere così sereno tanto nell’abbondanza quanto nella carestia. Nella seconda lettura, egli ringrazia la comunità di Filippi per l’aiuto generoso che gli ha dato durante la sua prigionia. Dio stesso ricompenserà la comunità secondo la sua ricchezza, tanto più che l’aiuto ricevuto ha consentito all’apostolo un’attività missionaria più intensa. Il vangelo ci aiuta a comprendere che Dio invita ciascuno di noi a far parte del suo Regno, ma l’essere introdotti nella sala del convito non è garanzia di salvezza. Non basta l’appartenenza esteriore, è necessario rispondere all’invito di Dio con un serio impegno di vita cristiana, mettendosi in sintonia con i valori testimoniati da Gesù. In osservanza alle disposizioni anti Covid-19 si ricorda che ci si può sedere solo nei posti indicati e indossando la mascherina ben posizionata su naso e bocca.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore la forza del prendersi cura di chi è solo e affamato.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – La tua parabola, Gesù, è tremendamente attuale. A quanti oggi interessa partecipare alla gioia che tu offri? Quanti sono disposti a lasciar perdere le proprie attività, i propri affari, i propri hobby, le proprie abitudini, pur di non esser tagliati fuori da una festa che trasforma la vita, da un appuntamento con l’eternità? E quanti, per di più, reagiscono male se la proposta viene reiterata, se si ha l’ardire di ricordare quanto sia importante, decisiva? Quanti ancora, tra quelli che sono entrati nella sala del banchetto, pretendono di dettare loro le condizioni per parteciparvi, anche se non se lo sono affatto meritato? Un giorno, quando apparirà chiaro il nostro comportamento dissennato, proveremo una grande vergogna per i rifiuti che abbiamo opposto, per i calcoli meschini che abbiamo fatto, per il modo sconsiderato con cui abbiamo reagito al tuo invito. Gesù, apri i nostri occhi perché consideriamo la grandezza del dono che ci viene fatto. Gesù, guarisci i nostri cuori perché non compiano scelte, condivise purtroppo dai più, di cui dovremo amaramente pentirci.