Commento alla XX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Donna, grande è la tua fede! Avvenga come desideri – Parrocchia di  Marcellinara

– 16 Agosto 2020 –

«Donna, grande è la tua fede»

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XX domenica del tempo ordinario. L’universale chiamata alla salvezza. Le letture di questa domenica propongono uno sguardo di fede, una chiamata alla speranza, una possibilità che va al di là delle divisioni umane. La prima lettura è come un grande affresco: il profeta Isaia deve rinfrancare il popolo rientrato dalla terra d’esilio. Il vero problema è ricostruire la vita interiore, riconoscere chi è il vero Autore della salvezza, riprendersi l’identità vocazionale. Ciò che li rende «un popolo solo» è la risposta alla chiamata che Dio rivolge a tutti. Di popolo eletto parla anche l’apostolo Paolo nella seconda lettura. Mandato da Dio ad annunciare il suo Vangelo, Paolo spera di suscitare la “gelosia” del popolo d’Israele, perché non lasci da parte la possibilità di ascoltare e seguire la parola di Gesù Cristo. Tutti, sia ebrei che pagani, siamo chiamati a sperimentare il “regime” della misericordia. Infine il vangelo, nel brano della donna pagana, dà concretezza a quanto annunciato dal profeta e da Paolo: Gesù è mandato per i dispersi della casa d’Israele, ma davanti alla fede della donna cananea, Gesù prende il pane dei figli e lo dona ad altri figli. Tutti possono credere in lui e da lui ricevere vita e salvezza. In osservanza alle disposizioni anti Covid-19 si ricorda che ci si può sedere solo nei posti indicati e indossando la mascherina ben posizionata su naso e bocca.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore l’abbondanza che esaudisce ogni povertà.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – I piani di Dio prevedono tempi diversi e non è ancora giunto il momento di annunciare il Vangelo ai pagani. Eppure, Gesù, quella donna non demorde. Ha una figlia malata, tormentata da una strana, oscura malattia, e ti ha invocato come il Messia, l’atteso discendente di Davide. È una pagana e accetta che sia Israele il primo destinatario della tua parola. E tuttavia non rinuncia a chiederti la guarigione della sua creatura.  Così quando tu la provochi, non esita a farsi considerare come un cagnolino che mangia le briciole cadute dalla tavola dei suoi padroni.  È questa sua fede, forte oltre ogni ostacolo, decisa ad andare fino in fondo, che desta la tua meraviglia, Gesù. È questa fede, sostenuta da un grande amore, che ti induce a concederle  quanto invoca con insistenza. Anch’io, Gesù, rimango colpito da attestazioni di fede autentica, che giungono proprio da persone che appaiono estranee al rapporto con te. E invece manifestano una determinazione sconosciuta a chi frequenta di tanto in tanto le nostre chiese, i nostri luoghi di incontro.  Grazie, Gesù, per queste felici sorprese che ridestano e conferiscono vitalità nuova alle nostre sonnacchiose comunità.