Commento alla Solennità del SS. Corpo e Sangue di Gessù – Anno A

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO | Sito ufficiale della Chiesa ...
– 14 Giugno 2020 –

 «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la solennità del SS. Corpo e Sangue di Gesù e la ricorrenza liturgica della festa di Maria SS. Incoronata del Rovo. Pane vivo, che dà vita. Il sacramento del Corpo e Sangue del Signore Gesù è memoria viva della sua Pasqua. Mentre ascoltiamo la sua Parola e spezziamo il suo pane, egli ci fa sentire vivi, ci fa passare dalla morte alla vita, dal peccato alla grazia, dalle tenebre alla luce, per quella forza redentrice di cui chiediamo di sentire i frutti. L’invito al popolo d’Israele e a ciascuno di noi a non dimenticare, a ricordarsi di tutta la strada che il Signore Dio ha fatto percorrere. Dall’umiliazione alla gloria, dalla fame alla sazietà, dalla polvere all’essere rialzati. È un cammino lento, di prova, ma che apre alla salvezza. Riflettere sulla vita donata dal Signore significa non dimenticare nessuna tappa, nemmeno la più dolorosa. Quella manna sconosciuta per Israele rimanda inevitabilmente noi, oggi, affamati e assetati, alla sua fonte. Dio è la fonte della vita. Celebrare oggi anche la festa patronale per noi Comunità in cammino è un ulteriore segno della provvidenza di Dio. Guardare a Maria significa raggiungere Gesù senza errori. A Lei ci affidiamo e affidiamo tutta l’umanità. Secondo le indicazioni contro la diffusione del Covid-19 si ricorda che non è possibile stare in piedi e sedersi vicini ma bisogna occupare il posto assegnato all’ingresso della chiesa. Per tutta la celebrazione va tenuta la mascherina sulla bocca e sul naso, di non muoversi da posto per la comunione, di non uscire tutti contemporaneamente e che le offerte per la chiesa si possono lasciare nell’anfora in quanto non girerà il cestino per la questua. Cerchiamo di rispettare le indicazioni per la nostra e l’altrui salute.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in tutti i luoghi della nostra Città offriamo al Signore il desiderio di essere amore spezzati per tutti i poveri.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Viviamo in una società opulenta, Gesù, in cui il cibo non manca e spesso lo sprechiamo impunemente, mentre molti soffrono ancora la fame. Trasferiamo sulla nostra alimentazione le nostre ansie e i nostri bisogni divoranti e talora, senza saperlo, ci ingozziamo per evitare di avvertire quei tipi di fame a cui la nostra tavola non può dare risposta: fame di affetto e di amicizia mai colmata dalle troppe cose che compiamo, fame di comunicazione sincera e cordiale che persiste nonostante i mezzi tecnologici, fame di un senso e di una direzione inalterata dopo tanto attivismo. Ci portiamo dentro, mescolati insieme, bisogni destati a bella posta dalla macchina pubblicitaria e desideri autentici di verità, di gioia, di pace, di pienezza. Ecco perché il Pane che tu ci doni è veramente unico: non calma l’appetito di un giorno, non ristora solo per un tempo limitato. Quel Pane sei tu stesso, Gesù, Pane spezzato per la vita del mondo, Pane offerto a tutti coloro che hanno fame di vita eterna, Pane che trasforma ognuno di noi aprendo le nostre parole e azioni alla bellezza dell’eternità. Non lasciarci mancare, Gesù, il Pane del tuo amore. SOtto la tua protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova ma liberaci da ogni male fisico e sprituale. Con questa preghiera ringraziamo la SS. Trinità che, in questo luogo, ha posto come faro di fede la nostra mamma celeste Maria, a lei ci affidiamo e sotto il suo manto cerchiamo rifugio sia contro la pandemia sia contro le nuove povertà prodotte dal Covid-19.