Commento alla V Domenica di Pasqua – Anno A

La verità non è mite né silenziosa - Articolo di Roberto Pecchioli

– 10 Maggio 2020 –

 «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la V domenica di Pasqua. Chi vede me vede il Padre. La liturgia mostra la «responsabilità» del credente nel voler essere cristiano. Si tratta di una grazia ricevuta per mezzo dell’azione totale e definitiva del Cristo, a partire dalla sua vita terrena fino a giungere alla vita soprannaturale, nella quale egli ci ha preceduto per prepararci una dimora eterna. Nella prima lettura viene presentata la nascita del diaconato e si mostra come l’annuncio della Parola abbia la necessità di essere supportato da una serie di servizi, tutti indispensabili. Ogni fedele si rende conto di quanto sia importante ed efficace il suo compito, il suo ruolo, per la costruzione del regno di Dio. Aspetto ripreso nella seconda lettura, dove si sottolinea il fatto di come ognuno di noi, che ha aderito al Cristo, diventi pietra viva, come lo è divenuto il nostro Salvatore, con l’onore e l’onere di edificare un edificio spirituale che sappia divenire testimonianza duratura nei confronti di tutti gli uomini. Se si obbedisce alla parola del Signore, non si inciampa, ma si diventa stirpe eletta. In osservanza alle disposizioni Governative e dei Vescovi italiani per il contenimento del COVID-19 (Coronavirus) la celebrazione di questa messa viene fatta in assenza di popolo e trasmessa in diretta tramite i social. Si chiede a quanti vi prenderanno parte di predisporsi spiritualmente creando il giusto clima di preghiera e di comunione spirituale.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, i cesti della solidarietà diffusi per tutta la Città offriamo al Signore la condivisione come ricchezza da contagiare.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Il contesto è solenne e drammatico, Gesù, tu stai andando incontro alla passione e alla morte. Proprio per questo le tue parole hanno un peso, un significato particolare. Quello che dici ci aiuta a cogliere l’essenziale della tua missione di salvezza. Tu sei la via, non solo colui che indica la strada da percorrere: dobbiamo passare attraverso di te se vogliamo realizzare pienamente i desideri profondi dell’esistenza. Tu sei la via perché le tue parole, i tuoi gesti, i tuoi atteggiamenti, le tue scelte costituiscono una passerella sicura che ci consente di oltrepassare tanti burroni pericolosi che si presentano. Tu sei la via perché solo in te, nella tua misericordia e nella tua tenerezza, il nostro cuore trova finalmente una dimora sicura di pace. Ma tu sei anche la verità. In te trova riferimento tutto ciò che è autentico perché in te non c’è ombra di falsità, non c’è inquinamento di menzogna, ma tutto è limpido perché tutto è dettato da un amore gratuito e totale. E proprio per questo tu sei la vita. Non una vita qualsiasi, limitata dalla fragilità, intorpidita dall’egoismo, ma una vita piena, che ha il contrassegno della bellezza, della bontà, dell’eternità.