Commento alla III Domenica di Quaresima – Anno A

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– 15 Marzo 2020

 «Giunge una donna samaritana ad attingere acqua…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la III domenica di Quaresima. La liturgia odierna ricorda, con la sua Parola, che l’iniziativa che porta alla conversione del cuore parte da Dio: il tema potrebbe riassumersi nella promessa «vi darò uno spirito nuovo». La Spirito di Dio opera nella storia dell’uomo come energia che trasforma, nonostante questa sua presenza sia spesso dimenticata e trascurata. Anche nel Credo continuiamo a professare, almeno a parole, che egli «è Signore e dà la vita», ma poi scordiamo di riempire di concretezza questa fede professata. Eppure è proprio lo Spirito del Signore Gesù che può rivelare a noi la verità di Gesù e la verità su noi stessi, il senso del nostro essere e della nostra ricerca. Nel vangelo è la sete l’elemento che sta al centro del racconto dell’incontro tra la donna samaritana e Gesù. Al di là della sua valenza simbolica, la sete esprime qui il bisogno reale dell’essere umano di trovare qualcosa di più profondo che dia pienezza al vivere. In osservanza alle disposizioni Governative e dei Vescovi italiani per il contenimento del COVID-19 (Coronavirus) la celebrazione di questa messa viene fatta in assenza di popolo e trasmessa in diretta tramite i social. Si chiede a quanti vi prenderanno parte di predisporsi spiritualmente creando il giusto clima di preghiera e di comunione spirituale.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore i frutti di tutta la quaresima.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Sono molti, Signore, che cercano acqua per soddisfare la sete del momento. Vogliono solamente qualcosa che attenui la loro arsura, che ristori la loro fatica, che consoli la loro pena. Sono tanti, Signore, che si accontentano di un rimedio temporaneo, di un sollievo che dura solo un poco. Ma tu, quel giorno, al pozzo di Sicar hai fatto balenare una possibilità inedita davanti alla donna di Samaria: le hai promesso un’acqua che estingue per sempre la sete, un’acqua che diventa una sorgente che zampilla per la vita eterna. Così hai destato in lei il desiderio di un’esistenza abitata per sempre dalla bontà e dalla pienezza di Dio. Anch’io oggi ti chiedo di donarmi quest’acqua che reca in sé il contrassegno stesso di Dio, anch’io invoco quel cambiamento che strappa i miei giorni ad un vagare inutile alla ricerca di qualche palliativo. Sì, solo tu possiedi quest’acqua che apre i miei giorni al compimento dell’eternità, che dilata i miei orizzonti e mi fa partecipare alla comunione con te. Solo tu puoi donarmi quest’acqua che corrisponde completamente alla mia sete di infinito. SS. Trinità, per intercessione della nostra mamma celeste Maria SS.ma e di tutti i Santi, liberaci da questa virus che ci sta tormentando. Dona alla scienza umana la capacità di trovare il giusto vaccino per tutelare la vita e alleggerire ogni sodfferenza e paura. Amen!