«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la seconda domenica dopo il Natale. La Parola costituisce, nelle sue molteplici manifestazioni,il tema unificante di questa domenica. Essa si presenta anzitutto come sapienza,nel passo del Siracide che costituisce la prima lettura:la Sapienza, parola creatrice di Dio,con un ruolo decisivo nella storia della salvezza,pone la sua dimora «in mezzo a un popolo glorioso»,spargendo il suo profumo come le essenze aromatiche più pregiate. In collegamento diretto con il passo veterotestamentario si pone il prologo di Giovanni.A differenza di Luca e Matteo, Giovanni non è un narratore,che racconta con dovizia di particolari la nascita e l’infanzia di Gesù. Il suo prologo è plasmato in un modo teologicamente molto esigente: la Parola viene ad essere il “progetto”che il Padre ha mandato per portare vita e luce a tutti gli uomini,accettando anche la possibilità del rifiuto. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro. Per motivi di sicurezza si ricorda anche di non fermarsi nei pressi delle vie di entrata e di fuga ma di occupare i posti disponibili partendo dalle prime file vicino all’altare.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la capacità di leggere gli eventi con il cuore per saper condividere.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – La legge, Gesù, era un dono di Dio. Senza di essa Israele rischiava di smarrirsi di fronte a mille percorsi possibili, di cadere vittima dei miraggi, di restare prigioniero di illusioni come quelle fornite dagli idoli. Ma non basta aver chiara davanti a sé una strada, se le nostre gambe non riescono a percorrerla nonostante le difficoltà. Ecco perché avevamo bisogno di te, Gesù, della tua grazia che risana, che rimette in piedi e dona la forza di seguirti fino in fondo per condividere la croce e la risurrezione. Ecco perché era necessaria la verità che sei tu, Gesù, con le tue parole e le tue opere, le tue scelte e il tuo modo di vivere. È questa verità che ci rivela l’autentico volto di Dio, il Padre, ma anche il senso e la direzione di questa nostra esistenza, e ci permette di cogliere il disegno di salvezza e la parte affidata ad ognuno di noi. La tua grazia e la tua verità sgorgano in definitiva dal tuo amore che abita i nostri cuori e ci trasforma nel profondo, donandoci la dignità dei figli e la possibilità di riconoscerci fratelli.