Commento alla Solennità di Maria SS. Madre di Dio – Anno A

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– 1 Gennaio 2020 –

 «Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi Maria SS. Madre di Dio e madre dell’uomo. L’inizio del nuovo anno si offre inevitabilmente alla formulazione di sogni e di un futuro migliore, nel quale la pace occupa un posto privilegiato, forse perché continuamente inseguita e sempre contrastata. La Chiesa celebra questa spontanea fiducia che riponiamo nell’anno nuovo sotto il segno della benedizione, indicandoci una sua strada che trova nel silenzio e nel raccoglimento il modo migliore per realizzarsi. L’icona è rappresentata ancora una volta da Maria: tutti gli eventi misteriosi e meravigliosi che si sono verificati per lei a partire dall’annuncio dell’angelo vengono raccolti nel suo cuore e meditati al fine di scorgerne il disegno armonico e provvidenziale. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro. Per motivi di sicurezza si ricorda anche di non fermarsi nei pressi delle vie di entrata e di fuga ma di occupare i posti disponibili partendo dalle prime file vicino all’altare.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore il nuovo anno che si apre innanzi a noi e il bene che possiamo compiere.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Un anno nuovo è cominciato e noi, Gesù, ci domandiamo se c’è un modo per affrontarlo con la saggezza e il coraggio dei discepoli. Tu ci offri una carovana di giorni, ma noi cosa faremo dei tuoi doni? Il vangelo ci invita a fare come i pastori: a udire e vedere e quindi a glorificare e lodare Dio. Sì, ci apriremo all’ascolto: di te, della tua parola, ma anche di coloro che incontriamo, le persone più diverse, che possono diventare i profeti mandati a visitarci. Decideremo di ascoltare, anche se siamo stanchi o indaffarati, anche se proviamo il bisogno di rintanarci nel nostro guscio e di tapparci le orecchie. E poi terremo gli occhi aperti e osserveremo attentamente proprio quello che vogliono nasconderci i professionisti della comunicazione. Ci soffermeremo su quelli con i quali spesso ci scontriamo, senza degnarli di uno sguardo, e su quanti abbiamo già etichettato come rompiscatole o concorrenti o avversari. Allora scopriremo che tu, attraverso lo Spirito, continui ad agire per cambiare la faccia della terra e ti ringrazieremo di tanto bene nascosto e fecondo.