– 15 settembre 2019 –
«Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora…»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la XXIV domenica del tempo ordinario. Il tema che accomuna le letture odierne è senza dubbio la misericordia di Dio nei confronti degli uomini. Un tema delicato e complesso che, assieme a quello della giustizia, attiene all’identità stessa di Dio, come conferma il celebre passo (Es 34,6-7): «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza o alla quarta generazione». Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la voglia di cambiare l’egoismo in amore.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – La protesta, la critica che ti rivolgono, Gesù, è tremendamente attuale. I devoti, i fedeli, i benpensanti, gli impegnati, i praticanti si sentono defraudati della parte di stima e di considerazione che tu dovresti riservare a loro. Perché perdi tempo con quelli che hanno calpestato la legge di Dio, che hanno provocato scandalo, che hanno rovinato famiglie, causato sofferenze e autentici drammi? Sei forse così ingenuo e sprovveduto da sottovalutare il male che hanno compiuto e tutte le terribili conseguenze dei loro comportamenti? Ti lasci facilmente ingannare dalla loro emozione effimera, dal loro entusiasmo superficiale, dai loro propositi evanescenti? Non ti accorgi che si prendono gioco di te e delle tue parole? Non ti rendi conto che, con il tuo atteggiamento, tu svaluti la fedeltà dei giusti, la loro perseveranza, il loro rispetto – talora costoso – delle leggi di Dio? La tua misericordia, dunque, sottovaluta la giustizia? Sì, Gesù, queste osservazioni, più o meno acide e irate, tu continui a sentirle ancor oggi, ma nulla può dissuaderti dal fare come Dio.