Commento alla XX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

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– 18 agosto 2019 –

 «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XX domenica del Tempo Ordinario. Le letture odierne invitano al coraggio e alla perseveranza nella fede. Credere in Dio è certamente un grande dono ed è fonte di pace e di gioia. Tuttavia chi crede deve mettere in conto ostilità e persecuzioni da parte di un mondo che spesso vive in radicale opposizione al disegno di Dio. Ciò non deve spaventare, ma deve ricordare ai discepoli che la fede non è un gioco e che non sono ammessi compromessi di sorta. Sull’esempio dei profeti dell’Antico Testamento e dello stesso Gesù, i cristiani sono chiamati a fare della propria vita un sacrificio gradito a Dio, rinunciando ai piccoli e grandi egoismi che distolgono dall’adempimento fedele e obbediente della sua volontà. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la fiamma della generosità e condivisione.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Chi ha paura della sofferenza, Gesù, chi prova allergia verso qualsiasi sacrificio, chi si tiene a debita distanza da qualsiasi conflitto e tensione, chi non desidera correre rischi e tanto meno affrontare difficoltà, ostilità, rifiuti, emarginazione: ebbene, tutti questi facciano bene i loro conti prima di imbarcarsi nell’avventura che tu proponi ad ogni discepolo. Tu non sei venuto a fare il pompiere, ma l’incendiario; tu non cerchi sopra ogni cosa la calma e la tranquillità, tu sei disposto a pagare il prezzo di una pace costosa perché fondata sulla verità e sulla giustizia. Tu non approvi i compromessi che assicurano alleanze vantaggiose, ma addormentano le coscienze. Tu non sei di quelli che scelgono l’omertà perché la denuncia del male fa correre il pericolo di ritorsioni. Tu accetti di fare la tua parte fino in fondo, senza sotterfugi o sconti e ti esponi all’odio e alla vendetta di tante persone che te la faranno pagare. Tu chiedi a chi ti vuol seguire di percorrere la tua stessa strada e quindi di passare anche per quella collina sulla quale sei stato inchiodato ad una croce. Non obblighi nessuno a venirti dietro, ma poni chiaramente le condizioni.