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“Aprile fa il fiore e Maggio gli dà il colore.”
Carissimi,
siamo nel mese di maggio consacrato al culto mariano, devozione che alimenta e nutre la vita di ogni vero cristiano. La preghiera del Rosario ci aiuta insieme a Maria ad essere ancora più assidui nell’ascolto della Parola di Dio e nella preghiera comunitaria. La parola “rosario” nasce nel medio evo dall’usanza di mettere una corona di rose sulle statue della Vergine. Queste rose erano simbolo delle preghiere “belle” e “profumate” rivolte a Dio per mezzo di Maria. Così nacque l’idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci cistercensi elaborarono, a partire da questa corona, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano ad una corona di rose mistiche offerte alla Vergine o alla preghiera dei Salmi per chi non sapeva leggere. Questa devozione fu resa popolare da San Domenico, il quale, secondo la tradizione, ricevette nel 1214 il rosario dalla Vergine Maria, nella prima di una serie di apparizioni, come un mezzo per la conversione dei non credenti e dei peccatori. Nel 1571, anno della Battaglia di Lepanto, Papa Pio V chiese alla cristianità di pregare con il rosario per chiedere la liberazione dalla minaccia turco-ottomana. La vittoria della flotta cristiana, avvenuta il 7 ottobre, venne attribuita all’intercessione della Vergine Maria, invocata con il rosario. In seguito a ciò il papa introdusse nel Calendario liturgico la festa della Madonna del Rosario in quello stesso giorno. Grandi Santi contribuirono alla diffusione di questa preghiera e la Vergine stessa chiede a noi suoi figli di pregarlo spesso per essere sempre più di Dio. Spesso mi viene chiesto: cosa si può fare in questo tempo così secolarizzato, martoriato dal male e da molte negatività? A tutti rispondo con forza: bisogna pregare di più e bene, bisogna pregare uniti tra noi, con la Vergine Maria, gli Angeli e i Santi: solo così potremo sconfiggere questa ondata di male e di violenza. Ripetere il saluto dell’Angelo, meditare sulla disponibilità di Maria ad accogliere il Figlio di Dio e ascoltare costantemente la sua Parola ci aiuterà a compiere grandi cose. In questo mese ci impegniamo a pregare anche per la nostra Comunità parrocchiale che ricorda il suo centesimo anno di elevazione a parrocchia. Molte sono le opere da realizzare e tanto bisogna lavorare per essere e irradiare la bellezza di Dio in questo luogo. Pertanto invito a ritrovarci tutti nel nostro bel Santuario per pregare ed essere cenacolo che accoglie e condivide la gioia del Risorto. Alla potentissima intercessione della Vergine Maria Incoronata del Rovo affideremo l’anno pastorale che sta per concludersi, le nostre speranze, il progetto per il nuovo Centro Pastorale e le difficoltà, certi di essere da Lei, nostra madre, ampiamente ripagati! Buon cammino a tutti e non stanchiamoci di pregare perché solo così saremo realmente liberi. Vostro,
don Francesco – parroco.
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