«Può forse un cieco guidare un altro cieco?…»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi l’ VIII domenica del Tempo Ordinario. L’insegnamento contenuto nel “discorso della pianura” in Luca rappresenta certo una proposta esigente, di non facile realizzazione perché contrasta con i sentimenti e le inclinazioni dell’animo umano. Tuttavia, una convinzione deve abitare il cristiano: la fiducia che è sempre la parola di Dio a dare fondamento alla vita e che può guidare alla conversione del cuore. Fiduciosi nella grazia di Dio e impegnati a collaborare con l’ aiuto donato, la parola di Gesù può essere tradotta in gesti concreti, come attesta la testimonianza di tanti cristiani veri che ci hanno preceduto o che possiamo incontrare anche oggi. Il vangelo che oggi ascoltiamo invita a restare aperti alla guida di Gesù e a vivere i rapporti con gli altri all’insegna della misericordia. Nessuno può diventare giudice di un altro, ma ognuno è tenuto a condurre la propria vita senza ipocrisia, nella consapevolezza che la sua Parola sostiene il nostro impegno. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore il bene che dimora in ciascuno di noi.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – Il criterio che tu offri, Gesù, è saggio anche se non è facile applicarlo a noi stessi e alle situazioni quotidiane. In effetti le nostre parole sono solamente chiacchiere quando non sono precedute e seguite da fatti. E battiamo l’aria quando dichiariamo di essere tuoi discepoli, se poi ci permettiamo il lusso di ignorare questo o quel passo di vangelo. Senza mezzi termini, dunque, tu ci metti concretamente davanti alla nostra fede: alle scelte e ai comportamenti che genera, alle azioni e ai gesti che produce. Tu ci chiedi di partire da lì per sapere se siamo tuoi seguaci oppure se, come tanti del resto, abbiamo addosso solo una spruzzatina di valori cristiani, di appuntamenti tradizionali, il tutto ridotto a fare la scorza di limone in un grande bicchiere di cocktail, dai mille sapori e gusti. Una volta applicato a noi stessi, il criterio che ci hai fornito possiamo anche applicarlo agli altri: alle proposte che ci raggiungono, agli slogan che ci martellano, ai profeti e ai guru che pretendono di attirare la nostra attenzione e di catturare la nostra simpatia e magari anche i nostri voti. Insegnaci, Signore, a considerare con la tua lucida saggezza quanto accade dentro di noi e attorno a noi.