Commento alla XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno

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– 11 novembre 2018 –

 «Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri»

Festa di S.Martino V. Compatrono della Parrocchia

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XXXII Domenica del Tempo Ordinario. La contrapposizione tra avere tanto ed essere poveri, rappresentata nel vangelo dall’antitesi tra la vedova povera e i ricchi benestanti, diventa occasione per Gesù di mettere in evidenza come donare ciò che si è vale molto più di ciò che si ha. E questa antitesi fa riflettere anche noi, nella nostra cultura del consumo, sulla differenza qualitativa tra “essere” e “avere”. Non si tratta di esaltare o condannare degli stati sociali, quanto piuttosto di marcare gli atteggiamenti che caratterizzano la logica del mondo rispetto alla logica del regno di Dio nel mondo. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

 

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore tutta la nostra vita.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Ci vuole tanto poco, Gesù, per farci sentire buoni. Diamo ai poveri i nostri vestiti usati e quelli che sono passati di moda, mettiamo una moneta nella mano del mendicante soprattutto se ci importuna, offriamo il nostro braccio all’anziano che avanza traballante e ci interessiamo alle condizioni di salute del nostro vicino di casa. Tutte cose buone, certo! Ma in fin dei conti che cosa diamo veramente? Quanto abbiamo di superfluo (che, tra l’altro, non ci piace più), qualcosa che, in un modo o nell’altro, ci permetta di uscire da una situazione scomoda senza troppo dispendio, uno scampolo del nostro tempo, una piccola parte delle nostre energie… Tu, Gesù, ci inviti a guardare in faccia alla nostra appagante generosità e a scorgere il dono infinitamente più grande di chi si priva dell’indispensabile, di chi impegna quel poco che ha, di chi non esita a privarsi di quanto gli è necessario per tirare avanti. Signore, continua a rincuorarci con tanta sorprendente bontà!