Commento alla XVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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– 5 agosto 2018 –

 «Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

 

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XVIII domenica del Tempo Ordinario. Dio può stupirci con la sua azione creatrice e rinnovatrice, può destare la nostra meraviglia , ma ciò richiede la nostra disponibilità a cogliere la sua presenza nella nostra storia: questo è il vero senso del “miracolo” nei vangeli e nella vita cristiana. La nostra disponibilità a cogliere la presenza di Dio nella storia degli uomini si chiama fede. Essa può essere generata dai suoi interventi, nei quali noi sappiamo leggere il suo agire, ma allo stesso tempo può anche essere la premessa di tale lettura dei segni. Non c’è contraddizione tra i due volti complementari della fede, intesa come docilità e fiducia in Dio e nel suo Figlio Gesù. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore l’amore che converte l’indifferenza.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Quante volte, Gesù, ti chiediamo qualcosa per noi e per quelli che ci stanno a cuore. Ti domandiamo pane e lavoro, forza per superare i momenti difficili, soluzione ai tanti problemi che ci assillano, soccorso nelle difficoltà, aiuto nelle incertezze, successo nei conflitti… Tu comprendi, certo, la nostra fragilità, hai compassione per le nostre pene e non ignori le nostre sofferenze: per questo sei venuto nel mondo e hai assunto la carne di un uomo. Ma nello stesso tempo apri i nostri occhi su quello che conta veramente e non viene meno ed è il nostro rapporto con te. Quando smetteremo di assillarti con i nostri bisogni immediati e ti diremo finalmente il nostro desiderio di te: della tua dolce presenza, della tua parola che è luce quando siamo immersi nell’oscurità, del tuo pane che nutre molto più di qualsiasi altro pane perché ci trasmette la tua stessa vita? E quando cercheremo proprio te, la tua misericordia infinita, la tua saggezza che trasforma, il tuo amore che accende e trasfigura questa nostra esistenza?