“Dio trasforma il buio in luce, a noi la scelta di fargli operare questo grande miracolo.”
Carissimi,
a cento anni dalla realizzazione degli affreschi, dopo la tremenda ferita inferta dal terremoto del 1980 e i 23 anni di chiusura, grazie alla sola forza del popolo di S. Maria del Rovo, oggi come nel 2003 quando fu riaperta al culto per la prima volta, la nostra Comunità si riappropria della sua chiesa in tutto il suo splendore. Sin dalla mia venuta in mezzo a voi, mi sono prodigato per ridare dignità e decoro a questo luogo sacro, edificato dai nostri padri nella fede, caro a ciascuno di noi per quello che rappresenta. La chiesa non è semplicemente un luogo fatto di pietre e di arredi essa è il lo spazio dell’incontro con il Signore in cui veniamo rigenerati a nuova vita mediante i Sacramenti e l’intimo incontro con il Signore. Essa è il luogo in cui ci raduniamo come fratelli e figli dello stesso Padre intorno all’unica mensa per nutrirci del Pane della Parola e della Vita. È la Madre premurosa che ci accoglie in ogni momento della nostra esistenza. È la casa con le porte sempre aperte che accoglie, ama e valorizza tutti i suoi figli. Gli inizi di quest’opera non sono stati facili, tanti sono stati gli ostacoli, la burocrazia da superare, la grande somma da raccogliere, gli scettici e i superficiali che senza nessuna logica commentavano la scelta della maggior parte dei fedeli ma la grande fiducia nel Signore ci ha incoraggiati a proseguire e nel portare a termine quanto intrapreso. Oggi finalmente la nostra chiesa è completamente rinata e ci accoglie in tutta la sua bellezza e singolarità. Entrandovi avvertiremo l’odore di nuovo, quello che si sente nelle case quando le si apre dopo averla costruite o ristrutturate. Quest’odore di nuovo è un invito alla novità. A nulla servirebbe questo impegno, se la Comunità che si identifica, che trova un segno, un sacramento in questo luogo riconsegnato nel suo splendore iniziale, non avvertirà che è chiamata essa stessa a rinnovarsi, a essere un luogo luminoso, profumato, colmo di fede, di speranza, di carità, un luogo che parla, un luogo umano, la Comunità, che parla agli uomini. In questo momento di gioia, che segna in profondità la vita della nostra Comunità scrivendo una pagina indelebile di storia per noi e per i posteri, voglio esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che in diversi modi, con la preghiera, con la malattia e la sofferenza, con il contributo economico ed il sostegno morale, si sono prodigati per rendere realtà questo sogno. I nomi di tutti sono scritti nel cuore di Dio, che tutto vede e conosce. È Lui la nostra ricompensa! Il mio grazie, in modo particolare, va ai figli di questa Comunità di S. Maria del Rovo per quanto ha fatto, con grande spirito di fede e sacrificio. Anche in questa occasione ha dato prova della genuinità della sua fede, del suo senso di responsabilità e della laboriosità e generosità che sempre ha caratterizzato la vita della nostra gente. Invito tutti a essere presenti sia sabato 21 luglio quando l’Arcivescovo presiederà il rito e la celebrazione Eucaristica per la riapertura sia domenica 22 luglio quando accompagneremo l’icona di Maria SS.ma Incoronata del Rovo per le vie della nostra frazione. Auguri a tutti! don Francesco – parroco.