– 22 Aprile 2018 –
«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore…»
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la IV Domenica di Pasqua. In questa domenica la liturgia ci invita a riflettere su due modalità di vivere il rapporto con l’altro, contrapponendo una sequenza di immagini: mercenario o pastore; oppressore o pietra scartata; mondo o figlio di Dio. Da una parte sta il desiderio di possesso, di conquista, di potere; dall’altra l’essere per, la logica del dono, della gratuità. La liturgia della Parola ci invita dunque ad operare una scelta: che cosa vogliamo essere e chi vogliamo seguire? Essere per è scegliere di vivere l’esistenza come vocazione, come offerta della vita, tempo, energie, perché l’amore di Dio continui ad essere incontrabile. Celebriamo oggi anche la 55ma giornata mondiale per le Vocazioni dal tema: Dammi un cuore che ascolta. Ieri sera a Minori si è svolta la veglia di preghiera per il dono del sacerdozio alla Chiesa diocesana e oggi continuiamo a pregare il padrone della messe perché invii numerose e sante vocazioni. Accompagniamo con gioia questi giovani e preghiamo perché anche dalla nostra comunità ne possano nascere. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.
PRESENTAZIONE DEI DONI
G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore tutta la nostra vita, la fiducia e il discernimento alla gioia.
RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE
G. – C’era un’immagine più viva per mostrare il legame che ci unisce a te, Gesù, la relazione particolare che si crea fra te ed ognuno di noi? Attraverso la figura del pastore tu apri uno squarcio significativo sulla tua identità e sulla tua missione, ma anche sul rapporto speciale che ti unisce all’umanità. Come un pastore tu resti in mezzo a noi, ci accompagni in ogni frangente della nostra esistenza. Il tuo non è un contratto ad ore, una scelta a termine, un impegno a determinate condizioni: ti sei fatto uomo per condividere in tutto e per tutto la nostra condizione e per manifestarci un amore che non ha limiti, né misura. Per questo non hai esitato ad esporti in prima persona per sottrarci al potere del male e hai offerto la tua vita accettando addirittura la croce. Sì, ciascuno di noi è veramente prezioso ai tuoi occhi: tu ci conosci fin nelle pieghe segrete, ma il tuo è uno sguardo d’amore, compassionevole e disposto al perdono. Proprio come un pastore per il quale ogni pecora è unica e riceve una cura particolare, soprattutto se è debole e smarrita. Eterna Trinità in questa giornata dedicata alla preghiera per le vocazioni noi Comunità riunita in assemblea di lode ti eleviamo il nostro ringraziamento per tutte le vocazioni sia sacerdotali che matrimoniale. In particolare ti preghiamo per i nostri sette seminaristi: Giandomenico, Vincenzo, Pasquale, Pietro, Daniele, Nicola e Salvatore. Sette storie che con l’ausilio della preghiera e dello studio si stanno preparando a divenire cuore di Dio in mezzo al suo popolo. Una preghiera anche per don Antonio Landi nuovo rettore dei seminaristi e don Giuseppe Nuschese nuovo direttore dell’ Ufficio Diocesano Vocazioni: abbiamo sempre a cuore la custodia di questi giovani in cammino e il desiderio di testimoniare la bellezza che un giorno li ha contagiati. A te, Maria, Madre sempre presente, affidiamo il desiderio di Pienezza che attende di esplodere dentro il cuore di molti giovani. Tu che hai accolto l’Inedito, suscita anche in noi l’audacia del tuo Si. Amen!